Euromedia
Sondaggio Ghisleri, il centrodestra sale al 40%, tutti gli altri calano
Il centrodestra unito può sfondare il 40%: attualmente vale il 40,4%. È la novità contenuta nell' ultimo sondaggio di Euromedia Research, aggiornato a ieri e consegnato al gruppo parlamentare della Camera di Forza Italia. Proprio gli azzurri, come nota con orgoglio il capogruppo Renato Brunetta, sono il primo partito della coalizione con il 16,8%. Quota ormai stabile e con una tendenza positiva. Il partito del Cavaliere ha guadagnato lo 0,6% in una settimana, mentre il Pd è in calo costante: Euromedia registra una emorragia di 4 punti percentuali in cinque mesi per le truppe renziane, tanto che i dem hanno toccato il punto più basso degli ultimi anni: 23,7%. Un abisso, se si pensa che erano al 40 e rotti alle Europee del 2014 (anche sull' onda degli 80 euro appena approvati dall' allora governo Renzi). Ma torniamo al centrodestra. Leggi anche: Il documento che gira al Nazareno, chi vuol far fuori la Boschi A giugno la somma dei suoi partiti toccava il 30,9%. Ora gode di un vantaggio di 14,2 punti percentuali sul Movimento 5 Stelle (dato al 26,2%) e del 16,7 rispetto ai dem di cui abbiamo già scritto. Restano da capire i rapporti di forza all' interno degli schieramenti, e ovviamente è appassionante il testa a testa tra Carroccio (dato da Euromedia al 14,5%) e Forza Italia. L' istituto diretto da Alessandra Ghisleri ha sfornato uno studio che analizza l' andamento dal 30 giugno al 18 dicembre: dall' inizio di questo mese gli azzurri hanno superato il 16%, confermando l' accelerazione sulla Lega che è avvenuta più o meno il 20 novembre. Mentre nei periodi precedenti Matteo Salvini era leggermente davanti agli azzurri, ora è Berlusconi a primeggiare. Anche grazie a un costante incremento delle presente su tv, radio e giornali. Da dicembre può sorridere anche Giorgia Meloni. All' inizio del mese aveva organizzato il congresso di Trieste, e rispetto agli ultimi giorni di novembre è scattata dal 4,5 al 5%, percentuale che resta costante. Il trend dei grillini è in leggero calo (all' inizio di novembre avevano toccato il massimo del secondo semestre 2017, col 28,5%). Il Pd, invece, è in grave crisi. Abbiamo già raccontato dell' emorragia registrata negli ultimi tempi, ma osservando le cifre più nel dettaglio il processo sembra quasi irreversibile. Pesato da Euromedia al 27,6% al 30 giugno, il partito di Renzi s' è progressivamente sfarinato: 27% a metà luglio. 25,9% a metà settembre. 24,9% il 6 novembre. Una discesa costante, e che rischia di aggravarsi per le polemiche che coinvolgono Maria Elena Boschi. In più, c' è la nascita di Liberi e Uguali di Pietro Grasso che ambisce a svuotare ancora di più i serbatoi Pd. Fatto sta che Berlusconi non si ferma. Ieri era ad Arcore, per preparare alcune interviste televisive. Ma continua lo scouting per cercare volti nuovi da inserire in Forza Italia. Sul fronte della strategia elettorale, il Cavaliere insiste a sparare sui grillini: «Man mano che il Movimento 5 Stelle ci fa conoscere il proprio programma di governo la preoccupazione aumenta» attacca il leader di Fi. «Ora il M5S ci annuncia che vuole tagliare le pensioni. Forse non sanno che le pensioni non sono un regalo dello Stato. Mettere le mani su quel denaro sarebbe davvero un esproprio, che colpirebbe il ceto medio, non i grandi patrimoni. Chi vive con 2500 euro al mese non è certo milionario». Replica Luigi Di Maio: «Berlusconi o mente o perde colpi». Ma i sondaggi danno ragione ad Arcore. di Matteo Pandini