Ma chi gli crede più?

Matteo Renzi alla Leopolda ci riprova: "Gli 80 euro anche alle famiglie con figli"

Andrea Tempestini

Matteo Renzi e il Pd, sondaggi alla mano, stanno sparendo. Ma alla Leopolda, il segretario nel suo intervento conclusivo fa spallucce: "Dicono che il Pd è in calo, ma in Europa per i socialisti ci sono percentuali da prefisso telefonico. Se andassimo solo da quelli del Pse, sono sempre di meno...". Eppure, subito dopo, l'ex premier piazza la sua ennesima promessa elettorale. Ancora gli 80 euro, che "vanno estesi anche alle famiglie con figli. Se non si fanno più figli, un paese non ha un futuro. Il compito della politica oggi è questo qua: immaginare un futuro non astratto e teorico, ma concreto". Insomma, Matteo ci riprova con gli 80 euro: un tentativo che appare quasi disperato. Dunque il leader del Pd torna a ribadire il suo impegno per una legge contro le fake news: "Forse non dovremmo parlare di fake news ma di propaganda. Forse non servono leggi, almeno non in questa fase, immaginate cosa direbbero, che vogliamo oscurare e censurare. Noi dobbiamo fare scommessa di serietà. Lega e Movimento 5 Stelle - accusa - utilizzano le stesse tubature, le stesse infrastrutture della rete". Dunque, l'attacco contro Luigi Di Maio: "Ho visto che ha proposto di chiamare l'Ocse per le elezioni. Per me può chiamare anche i Caschi blu e la Croce rossa, ma visto che ha il telefono in mano dia un colpo alla Casaleggio e associati, visto che i suoi amici continuano a ripostare schifezze e che alcuni li tagga anche lui". E il riferimento, anche in questo caso, è alle fake news per le quali il M5s è finito sotto accusa.