La presidenta

Laura Boldrini: "Perché gli uomini che rispettano le donne restano a guardare?

Eliana Giusto

"La violenza non riguarda solo le donne. Riguarda il Paese e sfregia la nostra comunità" e "va denunciata". Per le donne è arrivato il momento di "non stare più zitte". Lo scrive su Twitter la presidente della Camera Laura Boldrini nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in occasione dell'iniziativa In quanto donna nell'Aula del Senato alla presenza di 1400 donne. "La violenza contro le donne - continua - non è solo roba da donne.Riguarda tutti, riguarda il presente e il futuro del Paese. Perché - chiede - gli uomini che rispettano le donne restano a guardare? Perché tanti, pur rifiutando la violenza non si sentono coinvolti in questa battaglia?". "In questa legislatura - ha poi ricordato - tanto è stato fatto contro la violenza sulle donne: convenzione Istanbul, decreto femminicidio, provvedimento orfani femminicidio. Su stalking ci sono stati errori che a giorni saranno corretti. Ma le leggi non bastano. Il problema è culturale". Per Boldrini‏ il "caso Weinstein ha scoperchiato la vergogna delle molestie sul lavoro. In Italia il tema stenta ad affermarsi e le donne tendono a non denunciare perché temono di non essere credute, di perdere il lavoro, perché sanno che persiste un forte pregiudizio contro di loro". "La violenza contro le donne - sottolinea - va denunciata. È il momento di non stare più zitte, per paura o perché si spera che le cose si aggiustino. Se c'è violenza nulla si mette a posto. Il silenzio non è un rifugio. Il silenzio divide, isola, uccide. La parola unisce e salva"