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Veneto: Cisl, Sappada al Friuli, serve un patto per il territorio

Belluno, 23 nov. (AdnKronos) - “Fatico a immaginare, questa mattina, i cittadini di Sappada mentre preparano bagagli e valigie. Non riesco a immaginarli caricare le auto e chiudere porte e finestre per andare a qualche chilometro di distanza. No, niente di tutto questo. Io, nei prossimi mesi, li immagino vivere la montagna come tutti gli altri, con le difficoltà e gli sforzi per non abbandonare il territorio, per avere un lavoro dignitoso, servizi efficienti e una sanità che funziona". Lo sottolinea Rudy Roffaré, Segretario Generale aggiunto Cisl Belluno Treviso all'indomani del voto della Camera per il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. "La risposta della politica non c'è stata: ha ancora una volta ignorato il problema, perdendo l’opportunità di affrontare il tema delle periferie e della montagna. I parlamentari hanno votato chiudendo gli occhi e girando la testa dall’altra parte. Già, ma da che parte? Dalla parte della visione lungimirante e delle scelte difficili ma utili al territorio, o dalla sponda degli interessi elettorali, assolutamente inutili per arginare il declino demografico, sociale ed economico della montagna?", stigmatizza. "Nella vicenda di Sappada non ha aiutato nemmeno l'atteggiamento del governatore del Veneto Luca Zaia, che, anziché affrontare la questione della montagna veneta, in questi anni ha guardato altrove, incurante dei bisogni di un territorio dimenticato, lasciando che la discussione avvenisse solo per dire che la colpa era di qualcun altro, in un gioco politico dove a rimetterci sono stati sempre e solo gli abitanti della montagna", polemizza il segretario della Cisl.