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Pd: Miceli, in Sicilia gravi errori, serve discontinuità
Palermo, 14 nov. (AdnKronos) - "E' innegabile che siano stati commessi degli errori, alcuni anche molto gravi. Noi siamo stati visti come l'unica proposta politica da escludere e per un partito che ha ambizioni di governo questo è un fatto che deve far riflettere. Quando si commettono degli errori è necessario prenderne atto anche dando plasticamente il segno di una discontinuità". Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd di Palermo, non pronuncia la parola 'dimissioni', ma il ragionamento sotteso alle sue parole porta direttamente a quell'esito. Dopo il voto in Sicilia e la debacle del centrosinistra dentro il Pd è già resa dei conti. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha chiesto un passo indietro del segretario regionale dem, Fausto Raciti. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bruno Marziano, assessore regionale uscente alla Formazione professionale non rieletto a Palazzo dei Normanni. "Lo ritengo un atto dovuto davanti al disastro politico, non c'è neppure bisogno di chiederle" ha detto nei giorni scorsi. "Occorre una seria riflessione e serve un gesto di responsabilità - dice adesso Miceli all'Adnkronos -. D'altra parte gli incarichi sono scaduti, compreso il mio, e siamo tutti in una fase di prorogatio. Adesso, però, serve avviare una fase nuova". Resta da capire se prima o dopo le politiche. "Io penso che prima sia meglio per tutti - aggiunge -, ma mi auguro che avvenga senza strappi e senza rotture". Guardando ai mesi di campagna elettorale e alla genesi della candidatura del rettore di Palermo, Fabrizio Micari, il segretario provinciale dem non nasconde gli errori compiuti. "Siamo arrivati ad agosto brancolando nel buio. Su tutto hanno pesato le divisioni interne con le varie correnti alla ricerca di una propria supremazia".