Dopo il fuoco amico
Sergio Pirozzi risponde al fuoco amico dopo la candidatura: "Nervosi e rosiconi"
Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, ha rotto gli indugi e ha scelto di candidarsi alle regionali in Lazio con una lista indipendente. Un passo in avanti che ha scatenato contro di lui il fuoco amico del centrodestra. E ora il candidato fa il punto della situazione in un'intervista a Il Tempo. E, come sempre, non usa mezzi termini: "Martedì faccio venire qui tutti quelli che si sono innervositi, le mie amiche psicologhe del progetto Iris curano anche il mal di pancia. Dobbiamo stargli vicino a livello psicologico". Secondo Pirozzi, le dottoresse "farebbero benissimo alla carovana di nasi storti, ai professori, ai critici, ai rosiconi" che contestano la sua scelta politica. Comunque sia, Pirozzi si dice "molto sereno" perché "la mia candidato l'hanno voluta i sindaci, le persone comuni". Infine, un'altra frecciata a chi lo ha attaccato: "Io sento e osservo tutto, ma non ho tempo di ribattere, sono problemi loro se hanno da ridire. Se uno ha paura non fa niente, come quando mi dicevano di star buono altrimenti con la storia degli sms mi sarei fatto male. L'ho fatto e basta, e avevo ragione. È un impegno gravoso, ma io corro per la mia gente, che mi appoggia sempre. Punto alla Regione per i più deboli, c'è un'idea condivisa".