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Alleanza Popolare, il partito di Angelino Alfano a rischio spaccatura: ecco chi minaccia di andarsene

Andrea Tempestini

Dopo il pessimo risultato in Sicilia, con Alternativa Popolare crollata al 4%, il partito di Angelino Alfano ribolle. Tutto ruota attorno alle prossime elezioni politiche: con chi correre? Il rebus delle alleanze spacca gli alfaniani, tanto che la rottura - afferma Il Messaggero - sarebbe ormai quasi inevitabile. La collocazione del partito in vista delle prossime elezioni verrà stabilita nel corso della direzione che si terrà tra una decina di giorni. Dunque, gli schieramenti. Al fianco del ministro degli Esteri, più incline a non rompere con il Pd, ci sono tra gli altri Beatrice Lorenzin, la capogruppo Bianconi, la senatrice Chiavaroli, i deputati Cicchitto e Pizzolante e altri fedelissimi di Alfano, come Misuraca e Castiglione. Al contrario, la fazione di chi vorrebbe quantomeno correre da solo, è guidata da Maurizio Lupi. Attorno a quest'ultimo si coagulano la maggioranza dei senatori, a partire da Formigoni e Torrisi, e una buona parte di deputati. Semplice la tesi di questi ultimi: "Non possiamo sentirci ospiti in casa altrui", ovvero in casa del Pd. Sullo sfondo, ovviamente, resta come polo attrattivo Forza Italia e il centrodestra: alcuni dei malpancisti potrebbero tornare, o andare, in azzurro. Ma Silvio Berlusconi è stato chiaro: porte aperte "soltanto a chi porta voti". Per evitare una clamorosa spaccatura, Lupi sarebbe comunque al lavoro per riunire tutti i poli centristi - Fitto, Parisi e Toti - per dar vita a un soggetto in grado di superare la soglia del 3% alle urne.