Procura di Firenze

Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri indagati di nuovo per le stragi di mafia: giudici scatenati

Eliana Giusto

Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri sarebbero nuovamente indagati come possibili mandanti delle stragi di mafia del 1992 e 1993. È quanto scrivono Repubblica e Corriere della Sera. La Procura di Firenze, che già altre due volte aveva aperto un'inchiesta sul leader di Forza Italia - l'ultima archiviata nel 2011 - avrebbe ottenuto dal gip la riapertura del fascicolo sul Cav su e Dell'Utri, dopo aver ricevuto da Palermo le trascrizioni dei colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano. Un'inchiesta quantomeno sospetta nella tempistica, visto che ci stiamo avvicinando alle elezioni politiche e il leader di Forza Italia sta aumentando i suoi consensi. Insomma, si tratta di una nuova mossa dei giudici per arginare il ritorno del Cav? Quel che è certo al momento è che agli investigatori è stato chiesto di passare al setaccio le parole pronunciate in carcere dal boss Graviano, intercettato dai pubblici ministeri palermitani del processo sulla trattativa Stato-mafia, mentre parlava con un compagno di cella nel carcere di Ascoli Piceno, forse dell'ex presidente del Consiglio e dell'ex senatore di Forza Italia, che sta scontando una condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Le intercettazioni, con molti omissis, sono state depositate al processo di Palermo, nel giugno scorso. Adesso i pm palermitani le hanno inviate ai colleghi di Firenze. Toccherà a una nuova perizia stabilire se quei riferimenti erano a Berlusconi e a Forza Italia. Il legale di Berlusconi, l'avvocato Niccolò Ghedini, ha replicato immediatamente parlando di "illazioni e notizie infamanti prima del voto, non avendo mai avuto alcun contatto il presidente Berlusconi, né diretto né indiretto, con il signor Graviano".