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Veneto: Tosi, Zaia polemizzando sui 2 mln inventa inesistente conflitto con Stato
Venezia, 19 ott.(AdnKronos) - “È da 40 anni che è previsto che le spese di organizzazione delle elezioni o dei referendum facciano capo a chi ha indetto la consultazione, quindi è da sempre che la sicurezza (e non solo) dei referendum indetti dalle regioni la pagano le regioni stesse. La materia è disciplinata dai primi tre commi dell’articolo 17 della legge 136/1976”. Lo afferma Flavio Tosi, replicando alla presa di posizione di Luca Zaia riguardo i 2 milioni di euro per le spese di ordine pubblico richiesti dal Ministero dell’Interno alla Regione Veneto per il referendum del 22 ottobre. “Quello di Zaia – aggiunge Tosi - è l'ennesimo tentativo di dare un contenuto secessionista alla consultazione di domenica, inventandosi un inesistente conflitto con lo Stato. Tant'è che i 2 milioni richiesti dal Ministero dell'Interno dovevano far parte fin dall'inizio dei 14 milioni di costi stimati dalla Regione, la quale paga anche gli scrutatori e qualsiasi altra spesa, come la Polizia Municipale dei Comuni di servizio ai seggi (anche quella verrà rimborsata da Venezia agli enti locali). Infatti Maroni, che ha gestito la campagna referendaria in modo meno propagandistico, meno strumentale e senza politicizzarla, non si inventa la stessa polemica pretestuosa di Zaia contro lo Stato”.