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Veneto: da 39 amministratori locali il sì al referendum

Venezia, 16 ott. (AdnKronos) - "Sì al referendum purché sia per un'autonomia efficiente, solidale, orientata allo sviluppo sostenibile e fondata sugli enti locali. Questi sono i criteri, per noi irrinunciabili, perché le ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia siano effettiva leva di crescita della nostra regione". Sono queste le 'bussole' indicate da 39 sindaci e amministratori locali in vista del referendum sull'autonomia del Veneto in programma domenica 22 ottobre. A siglare un documento condiviso sono i rappresentati di Comuni medi o piccoli di diverse province della regione. Tra le condizioni poste al loro sostegno c'è la richiesta di un'autonomia efficiente che -come si legge nel documento- significa "permettere agli enti locali che hanno i conti in ordine di sfruttare i margini di efficienza per fare investimenti” e poi il decentramento, che tuteli e valorizzi il ruolo degli enti locali, che sono quelli più vicini ai cittadini". "Allo stesso modo -continua il documento- non possiamo che interpretare l’autonomia come autonomia solidale, che si mette a servizio del paese, non contro il paese, e che persegue una maggiore integrazione europea. Perché la sfida è un Veneto forte dentro un’Europa più forte e coesa. Siamo per un autentico federalismo e per questo rifiutiamo ogni interpretazione dell’autonomia come secessione o indipendenza". Infine gli amministratori locali chiedono "un'autonomia che sappia guardare al capitale umano, all'impresa e all'ambiente, fattori cruciali per lo sviluppo e ne governa l’espressione nel medio-lungo termine”.