aerei blu

Voli di Stato, il trucco del governo per occultare i viaggi dei ministri

Zaccardi Michele

Il governo usa i soldi dovuti alla Protezione civile per pagare i voli di Stato di ministri e sottosegretari. A febbraio scorso due Falcon F-900 EX dell'Aeronautica militare, sono stati dati al Cai, società di volo dei servizi segreti italiani, come riporta il Giornale. Il problema è che questi aerei dovevano essere venduti, e il ricavato devoluto alla flotta antincendio della Protezione civile, come stabilito dal governo Letta nel 2013. L'operazione non è andata in porto, i due mezzi rimasti nella disponibilità del Cai, e vengono utilizzati per i voli di Stato, nonostante le disposizioni della Presidenza del Consiglio prevedano che gli stessi possano essere fatti solo dall'Aeronautica. Con un conseguente aggravio di costi. Il sospetto è quello che vengano occultati alcuni viaggi, al punto da spingere le opposizioni a presentare un'interrogazione parlamentare, con la quale si chiede al governo di comunicare quanti sono i voli effettuati dal Cai durante il fine settimana (dal venerdì al lunedì), da Roma con destinazione Catania, Palermo e Genova, città nelle quali risiedono molti ministri. Un altro tassello è importante per ricostruire il quadro complessivo. La richiesta al Cai di soddisfare le esigenze di trasporto aereo di personalità dello Stato, viene fatta dal capo dell'Ufficio voli di stato e umanitari alla Presidenza del Consiglio. Da poco tempo la stessa Presidenza ha attribuito la competenza sull'attività di trasporto di organi, prima spettante all'Aeronautica, alle regioni, sotto la direzione del Ministero della Sanità, dove lavora come dirigente il fratello del responsabile dell'Ufficio voli. Insomma, il ruolo istituzionale dell'Arma azzurra viene ridotto a vantaggio di interessi privati e per coprire privilegi politici.