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Rosatellum, ok anche seconda fiducia Di Maio: "Veglia contro la legge"
Roma, 11 ott. (AdnKronos) - Il governo ha ottenuto dalla Camera due delle tre fiducie poste sulla legge elettorale. Sull'articolo 1 del testo i sì sono stati 307, i no 90, gli astenuti 9; sull'art.2 i voti favorevoli sono stati 308, i contrari sono stati 81. La seduta riprenderà domani alle 9. Per protesta M5S e sinistra hanno deciso di scendere in piazza Montecitorio e al Pantheon. A manifestare militanti del Prc, Sinistra Italiana, Possibile, Mdp-Articolo 1 e Campo Progressista. "Il dramma di avere il Paese che va a votare senza una legge elettorale non è paragonabile rispetto alla decisione di porre la fiducia - ha detto il presidente dei deputati Pd Ettore Rosato a 'Zapping' su Rai Radio 1 - Ho telefonato io al premier Gentiloni per chiedergli di mettere la fiducia. Mi assumo la mia responsabilità. E credo che il Presidente della Repubblica abbia una consapevolezza più ampia della nostra sul rischio di andare a votare con due monconi di sentenze". DI BATTISTA - "Questi si occupano del ventennio, di abbattere i monumenti del fascismo del passato ma non abbattono i monumenti del fascismo presente, che stanno lì dentro", in Parlamento, ha dichiarato Alessandro Di Battista alla manifestazione M5S. "Cos'è oggi il fascismo? E' la nomina dei parlamentari che non rispondono al popolo italiano ma alla lobby del partito politico che li nomina" ha scandito. "Sulla legge elettorale - ha poi rimarcato - non si può ostacolare il dibattito con la fiducia, è come comprarsi un arbitro di calcio". DI MAIO - Luigi Di Maio, candidato premier M5S, nel corso della manifestazione in piazza Montecitorio ha annunciato che "la battaglia non finisce oggi, domani c'è il voto segreto e faremo una veglia qui, in questa piazza". "Se non ce la dovessimo fare a fermarli domani sera - ha aggiunto - l'appuntamento è al Senato la settimana prossima". D'ALEMA - "Per la seconda volta nella stessa legislatura abbiamo una legge inaccettabile, segno di irresponsabilità del gruppo dirigente del Pd che logora la democrazia e apre la strada al populismo" ha detto Massimo D'Alema. "Gentiloni più mite del suo successore - ha affermato - ma politicamente dipende da Renzi". BERSANI - "La prima fiducia è passata con 307 sì. Io non chiedo nulla, mi domando solo: come mai nessuno in Forza Italia fa notare che con 308 voti, Berlusconi salì al Colle? A proposito di chi sta all'opposizione e chi no..." ha affermato Pier Luigi Bersani alla manifestazione al Pantheon. "Spero in un sussulto del Parlamento nei voti palesi o in quello segreto - ha aggiunto - perché si fermi questo obbrobrio che allarga ancora di più il solco tra politica e cittadini". "Non me lo aspettavo da Gentiloni: un presidente del Consiglio che dice 'non mi occuperò della legge elettorale' e poi mette la fiducia su una legge che non è del governo, così perde credibilità. Uno che ha credibilità avrebbe detto: 'non ci sto'" ha rimarcato Bersani. SPERANZA - "In Parlamento ci sono tante coscienze scosse da questo ennesimo patto Renzi-Berlusconi per sequestrare la sovranità dei cittadini" le parole di Roberto Speranza. "Siamo di fronte a una violenza nei confronti del Parlamento, si priva il Parlamento della possibilità di discutere e si toglie ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti", ha sottolineato. "Onestà, onestà": l'urlo della piazza contro il Rosatellum