La figlia del leader

Marina: "Killeraggio politico verso mio padre, andremo avanti"

Michele Chicco

"Uno schiaffo alla giustizia. Ma anche uno schiaffo, vergognoso e vile, ad un grande gruppo imprenditoriale e alle migliaia di persone perbene che vi lavorano". Marina Berlusconi torna a parlare dopo poche ore. Alla vigilia aveva attaccato i giudici di Cassazione che hanno sostanzialmente confermato il maxi-risarcimento che la Finivest deve alla Cir di De Benedetti. Ora la presidente di Finivest (e Mondadori) rincara la dose. E lo fa pochi minuti prima del durissimo videomessaggio del padre, che attacca la magistratura e annuncia il ritorno a Forza Italia. Una coincidenza? Possibile, ma il tempismo non fa altro che rafforzare i sospetti: Marina prepara la discesa in campo? Forse sì, tanto che Silvio, nel videomessaggio, spiega che "qualcuno" dovrà prendere lo scettro della leadership dei moderati. Qualcosa, insomma, si muove. "Toghe indecenti" - La sentenza della Corte di Cassazione sulla vicenda Lodo Mondadori, spiega la Cavaliera, "merita le critiche più dure, il modo in cui alcuni media la stanno utilizzando risulta ancora più indecente, indegno di un Paese che vorrebbe a tutti i costi mantenersi civile". E aggiunge: "Ognuno svolge una parte ben precisa nella persecuzione sempre più accanita contro mio padre. Con l'esproprio da mezzo miliardo di euro lo si colpisce pesantemente sul piano patrimoniale". Marina non usa mezze parole e attacca anche la stampa di sinistra che "si incarica per l'ennesima volta di ribaltare totalmente la storia e il presente economico e politico di questo Paese". L'operazione, dice, "è fin troppo scoperta: gettare fango su Berlusconi imprenditore per gettare fango su Berlusconi leader politico". La presidente è ancora infuriata e annuncia di non voler cedere al "killeraggio politico": "Ci tuteleremo in tutte le sedi piu' opportune" dice. La ventennale storia del Lodo Mondadori, insomma, non finisce qui.