La clamorosa indiscrezione

Napolitano, il Pdl: pronto un "videomessaggio" per rispondere a Berlusconi

Giulio Bucchi

Dopo la telefonata, il videomessaggio. L'ultima arma del Quirinale, come conferma anche l'HuffingtonPost.it, sarebbe un videomessaggio durissimo del presidente Giorgio Napolitano a reti unificate per "inchiodare" di fronte alle proprie responsabilità Silvio Berlusconi e il Pdl nel caso facessero cadere il governo Letta. Una escalation di tensione che arriva al termine di una settimana di fuoco. Prima la telefonata tra presidente e il "pontiere" Gianni Letta, in cui Napolitano si sarebbe scatenato contro gli articoli durissimi del Giornale e la richiesta dell'ex premier di avere una "grazia totale", una sorta di salvacondotto sul processo Mediaset. Quindi la decisione di Berlusconi, su pressing dei "falchi" del Pdl, di realizzare un videomessaggio da mandare in onda, si presume, domenica sera. L'annuncio di guerra a larghe intese e toghe politicizzate che, secondo i lettori più "apocalittici", segnerebbe la fine del governo. Per ottenere cosa, però, è ancora poco chiaro: difficile pensare che il Quirinale accetti di sciogliere le camere e andare al voto a novembre (il vero obiettivo del Pdl). Quasi impossibile, se l'ira del Colle è quella preannunciata da questo eventuale, inedito e clamoroso, "messaggio alla Nazione". ( Leggi la replica del Colle) Le ipotesi in campo - Da settimane, anzi da mesi, la priorità di Napolitano è quella di mettere al sicuro l'esecutivo da ogni turbolenza (proveniente dal centrodestra, ma non solo). Una tappa in questo percorso qualcuno l'ha individuata nella nomina dei 4 senatori a vita, tutti dichiaratamente filo-Pd (anche se nessuno con esperienze politiche alle spalle). Il messaggio è chiaro: con questa legge elettorale non si può tornare a votare e se Letta cade l'unica alternativa, grillini permettendo, è un "governo di scopo" con o senza Letta. Ma di fronte all'affondo di Berlusconi in stile o la va o la spacca, cosa potrebbe fare (e dire) il Colle? Una ipotesi è quella delle dimissioni, già prospettate fin dal momento della sua rielezione nel caso di comportamento deludente da parte dei partiti. E di sicuro il comportamento del Pdl sarebbe, per il Quirinale, molto più che deludente. E per un Re Giorgio che lascia, ci sono un Prodi o un Rodotà in arrivo. Comunque andasse, una garanzia di affondamento per il Cavaliere. La seconda ipotesi è quella di spiegare perché non si potrebbe andare a votare ora, con le incognite del nuovo Parlamento sotto Porcellum e in una congiuntura economica ancora incertissima. In ogni caso, la premessa sarebbe la stessa: italiani, se mi vedete qui in video sapete a chi dare la colpa. di Claudio Brigliadori