parte la sfida con letta

Renzi: "La politica è un gorillaio"

Ignazio Stagno

Matteo Renzi torna in pista. Dopo l'abolizione dell'Imu, l'ipotesi di un voto anticipato si allontana, così il rottamatore che sognava il doppio salto mortale verso palazzo Chigi e la il Nazareno, adesso deve acconmtentarsi solo della corsa verso la segreteria del Pd. Così per martellare il premier Letta e il Pd lettiano sale sul palco di Forlì alla festa democratica e inizia a picconare manco fosse un Beppe Grillo qualunque: "Quanto dura il governo e' una domanda che affascina solo gli addetti ai lavori e il presidente del Consiglio. E' logico che ci abbia preso gusto. Il problema e' cosa fa, se risponde alle esigenze degli italiani". Contro tutti -  Poi il sindaco di Firenze si butta proprio nella retorica anti casta e attacca tutto e tutti. "Di fronte al 'gorillaio e al teatrino dell politica italiana e' naturale che uno stia zitto''.  Renzi ha ironizzato sul ''gorillaio'' composto da ''falchi e colombe'', una ''pitonessa'', il ''tacchino'' evocato in campagna elettorale da Pier Luigi Bersani. Un ''teatrino'', ha detto, che ''allontana le persone'' dalla politica e ''allora e' naturale che uno stia zitto, che non si preoccupi di questo''. Dunque Renzi ora vuole apparire come un battitore libero. Un pò come era proprio Grillo quando cominciava a tirare su l'armata a Cinque Stelle. "Il Cav vada a casa" - Ne ha pure per il Cav: "Continuiamo a chiederci, 'ma poi Berlusconi che cosa fa?'. C'e' un modo per archiviare questa domanda, e' smettere di parlarne. In qualsiasi Paese civile un leader che viene condananto in via definitiva va a casa senza aspettare che venga interdetto". Attacco a Letta - Ma il vero nemico di Renzi resta Letta e il suo governo sulle larghe intese: "Nessuno oggi è così ingenuo da non sapere che la politica non ha raggiunto tutti i suoi obiettivi. Abbiamo il diritto di chiedere - ha aggiunto - che la politica torni a riscaldare le nostre anime". Poi rimprovera a Letta di aver resuscitato Berlusconi: "L'unica promessa che il Pdl è riuscito a mantenere è stata quella dell'Imu e li abbiamo aiutati noi". Infine annncia il suo programma da segretario se dovesse portare a termine la scalata al Pd: "Chiediamo agli altri di rispettare le regole e noi (facendo il riferimento al Pd) non rispettiamo le regole interne. Chiediamo agli altri di rispettare le sentenze e poi non rispettiamo le scadenze? La prima cosa che farò da segretario sarà quella di chiudere e abolire le correnti. Se non lavoriamo tutti insieme non andiamo da nessuna parte. La speranza non si eredita, si conquista. Anche il Partito democratico non si eredita, si conquista". (I.S.)