Dopo il Cdm
Imu, Letta: "Tassa abolita questione di giustizia. Più fiducia nel governo"
"Abbiamo fatto il lavoro più equilibrato possibile, possiamo guardare al futuro del governo con più fiducia". Così il premier Enrico Letta chiude il suo intervento dopo il Consiglio dei Ministri che ha sancito l'abolizione dell'Imu per il 2013 (e l'introduzione della service tax nel 2014). Notizia attesa, e in qualche modo annunciata nelle ultime 24 ore, che regala altro ossigeno al suo esecutivo e, in parte, anche agli italiani. Decisamente più euforico il suo vice Angelino Alfano, il primo ad esultare su Twitter al termine del CdM ("Da oggi la parola Imu sparisce dai vocabolari"): per il Pdl l'abolizione dell'Imu è una "missione compiuta", una promessa elettorale di febbraio realizzata e una straordinaria arma in vista del prossimo ritorno alle urne. Rinviato, per ora. Vota il sondaggio di Liberoquotidiano.it "Secondo voi la nuova tassa sarà più cara di Iva e Imu?" "No a nuove tasse. Poi service tax" - "La riforma del'Imu e il cambiamento radicale di una tassa che ha riscontrato vari punti di iniquità era necessaria: tutti i partiti, al loro interno, in modo più o meno marcato, avevano indicato una chiara necessità di superamento dell’Imu", ha esordito il premier, sottolineando la necessità di una riforma catastale. Il nodo è quello delle coperture economica che permetteranno l'abolizione completa della tassa per il 2013. Di certo c'è che i soldi per lo stop alla rata di settembre saranno indicate dal decreto varato oggi, mentre le risorse per l'abolizione della rata di dicembre saranno indicate nella legge di Stabilità. "Non modifichiamo il saldo dei conti pubblici, manteniamo gli impegni presi con Bruxelles", assicura Letta che in coro con Alfano continua: "Non ci saranno nuove tasse". Smentite, dunque, le ipotesi di un aumento delle accise su benzina, alcol e tabacchi. E la service tax che entrerà in vigore nel 2014 a carico dei Comuni non sarà, come sospettato, una Imu "camuffata": "Riguarderà i servizi e non il concetto di proprietà dell'abitazione". E che sarà, promette il premier, trasparente: "Pago, vedo, voto", è lo slogan usato da Letta. Bene, però basta dare un'occhiata ai commenti sul web (anche su Liberoquotidiano.it) per capire che i sospetti, tra i contribuenti, sono tanti e il commento che li sintetizza tutti è questo: "Sì, va bene l'abolizione dell'Imu, ma tra Tares e servizi vari, non è che la service tax sarà l'ennesima fregatura?". Esodati, cig, debiti P.A. - Non solo Imu, comunque. Il CdM ha previsto misure su mutui e affitti: "Si interviene sulle categorie di disagio colpite dalla crisi, parliamo della cosiddetta morosità incolpevole - sottolinea il presidente del Consiglio -, quelle persone che si sono trovate in difficoltà a pagare i mutui perché hanno perso il lavoro. Ci sono interventi che sostengono le categorie disagiate sul tema della casa, c'è poi un sostegno all'edilizia sociale, con un accordo della Cassa depositi e prestiti. Dal rilancio dell'edilizia vogliamo far ripartire la crescita". Fondi in arrivo anche per il mondo del lavoro: la cassa integrazione in deroga è stata rifinanziata con mezzo miliardo di euro ("Una prima risposta importante per chi si trova in difficoltà") mentre verranno aiutati 6.500 esodati "più sfortunati", vale a dire i licenziati individuali prima dell'applicazione della riforma delle pensioni e che per l'allungamento dei tempi si trovano privi di stipendio e pensione". Sbloccati, infine, altri 10 miliardi di debiti nei confrotni delle imprese, che oltre a dare fiato al mercato del lavoro dovrebbero garantire entrate in termini di Iva alle casse dello Stato. Letta e governo: Imu abolito e service tax dal 2014 Guarda il video su LiberoTv