Sotto l'ombrellone

La Boldrini: "La mia Camera la migliore d'Europa", due leggi in 5 mesi...

Ignazio Stagno

Laura Boldrini ha il senso di colpa tipico della Casta. Dopo le critiche per la scarsa efficienza delle istituzioni è partita la campagna "noi siamo più bravi degli altri e non andiamo in ferie". L'orgoglio di Lady Montecitorio è irrefrenabile. Al punto che dopo avre detto "l'Aula non va in vacanza", la Boldrini dirama una nota dove non solo conferma che il Parlamento in vacanza ci va eccome, ma che addirittura, al netto dei giorni di mare e sole, la nostra Assemblea è una delle più virtuose d'Europa. Non lo sapevamo. "Siamo i migliori" - Ce lo spiega la Boldrini: "Se facciamo un confronto con gli altri Parlamenti europei, questa volta l'Italia da' il buon esempio. L'emiciclo di Strasburgo - ricorda infatti la presidente della Camera - si è fermato il 4 luglio per riaprire i battenti il 9 settembre. I due rami del Parlamento francese sono chiusi da metaà luglio e i lavori riprenderanno il 10 settembre. La Camera dei Comuni del Regno Unito - sottolinea ancora - ha tenuto l'ultima seduta il 17 luglio e la prossima è convocata il 30 settembre". E che dire della rigorosissima Germania? "L'ultima seduta del Bundestag - annota Boldrini - è stata il 28 giugno scorso e la riapertura non e' stata ancora fissata". Insomma gli italiani possono pure andare in ferie tranquilli, abbiamo il miglior parlamento d'Europa. Due leggi in 5 mesi - Ma ne siamo proprio certi? L'orgoglio della Boldrini fa i calcoli basandosi solo sui numeri dei giorni di vacanza. Ma dati alla mano la Camera ha lavorato davvero poco. Su 76 disegni di legge di iniziativa parlamentare soltanto due hanno visto l'approvazione finale. Pochino, dopo ben 5 mesi di legislatura. Il resto del tempo i deputati diretti dalla Boldrini l'hanno passato tra ordini del giorno, emendamenti, interrogazioni che di concreto non hanno portato a nulla. A fine luglio, come racconta Linkiesta.it, a Montecitorio si erano tenute 59 sedute, per un totale di circa 300 ore di lavoro. In Aula i deputati sono stati impegnati in oltre 600 votazioni, dopo aver presentato quasi 2.500 emendamenti e più di 500 ordini del giorno. Circa 1.400, invece, i progetti di legge di iniziativa parlamentare depositati dall’inizio della legislatura. Una media di 2,2 a deputato. All’Aula vanno aggiunti i lavori in commissione. Fino alla scorsa settimana si erano tenute almeno 700 sedute formali. Più o meno 550 ore di lavoro. Più 300 ulteriori sedute dedicate ad altre attività (dalle audizioni informali agli uffici di presidenza). Per un totale di oltre 1.000 sedute e 750 ore di lavoro. Risultato finale? Due leggi. Le ferie sono meritate. (I.S.)