Guerra azzurra
Alfano e le colombe pressano Berlusconi:"Vai in Senato e ti dimetti"
Il Pdl continua a battersi con due anime in un corpo solo. Ma prima o poi falchi e colombe sono destinati allo scontro finale. L'occasione si presenta subito. Al centro del dibattito c'è il futuro del Cav. Le posizioni sono nette e chiare. I falchi vogliono un salvacondotto dal Colle, le colombe invece, pur appoggiando la linea del "Napolitano salvator mundi, hanno sempre sostenuto che il governo delle larghe intese non può cadere.. Ma a quanto pare le colombe e soprattutto i ministri Pdl stanno per fare un passo avanti. Vogliono prendere i falchi in contropiede. "Vai al Senato e dimettiti" - Oggi al Senato si incomincia a discutere la decadenza del Cav. I tempi sono lunghi, questo è certo, ma Alfano, Lupi e chi appoggia il governo non vuole tirare la corda troppo a lungo. Così le "colombe", che sembrano essere la maggioranza dentro il Pdl, fanno pressioni sul Cav perchè faccia un passo indietro. La richiesta secondo quanto racconta Dagospia.com è chiara: "Vai al Senato e ti dimetti". Secondo le colombe questa sarebbe l'unica via per assicurare un futuro solido al governo (e alle loro poltrone da ministri) e per cercare una exit strategy dignitosa per Berlusconi. Vota il sondaggio di Liberoquotidiano.it "Secondo voi Silvio Berlusconi deve dimettersi? Il piano delle colombe - Le colombe hanno elencato ai falchi, capitanati da Daniela Santanchè, i motivi per cui è meglio lasciare Letta al suo posto e far fuori il Cav dal Senato. Per Alfano&co se il governo va giù riparte la speculazione internazionale. E ad esserne vittima sarebbe anche Mediaset. E ancora: se il Cav resta attaccato alla poltrona e si rischia la caduta di Letta, il Paese potrebbe essere consegnato nelle mani di Grillo e Casaleggio. Un rischio troppo grosso per le colombe del Pdl. Quindi le colombe hanno consigliato al Cav di preparare un lungo discorso da leggere a palazzo Madama e che si concluda con le sue dimissioni. Rischio spaccatura - La ricetta dei "non-falchi Pdl" indica anche un riassetto del partito e di Forza Italia ad ottobre. Magari ragionando o su una successione familiare (mal digerita dalle colombe), oppure come ha sussurarto la Meloni qualche giorno fa un giro di "primarie" per scegliere il nuovo leader. Alfano si sente ancora in pole position. Se tutto ciò non dovesse accadere, se il Cav dovesse continuare sulla linea dura del "non mollo" al Senato, allora Alfano ha già pronto il suo 25 luglio. Sfiducerebbe il Cav e spaccherebbe il partito in due per provare una strada moderata in compagnia delle colombe e magari con l'aiutino di Letta. A quel punto i falchi, dalla Santanchè a Verdini, passando per Brunetta, resterebbero in minoranza. E anche questo è un rischio troppo alto che i "duri e puri" non possono correre. (I.S.)