Parla il premier

Mediaset, Letta: "Prevalga l'interesse nazionale"

Andrea Tempestini

Subito dopo la condanna a Silvio Berlusconi, la frangia giustizialista del Pd ha iniziato a martellare: "Al governo con un condannato non ci vogliamo stare". Per tutti ha parlato l'ex segretario, Pier Luigi Bersani, che ha sfidato il premier, Enrico Letta: "Ora ci dica la sua. Serve una discussione seria sulla nuova situazione". Lo smacchiatore di giaguari, insomma, chiede a voce di tutti gli sfascisti democratici di archiviare le larghe intese. La risposta di Letta arriva a stretto giro di posta: "Il momento è delicato, ma gli interessi del Paese devono prevalere". Una posizione in linea con quella espressa del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Avanti ma non a tutti i costi" - Il presidente del Consiglio, al termine del CdM di Palazzo Chigi, ha spiegato che ora "ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, deve prevalere l'interesse del Paese che è fare le cose, tutte, anche la lotta all'evasione fiscale. Sono convinto - ha aggiunto - che ognuno, tutti i partiti sia di opposizione che di maggioranza, devono assumersi la responsabilità e fare scelte per il futuro". Avanti sì, ma non a tutti i costi: "L'interesse dell'Italia non è il logoramento - ha spiegato -, non considero che continuare a tutti i costi faccia parte dell'interesse del Paese".  Incandidabilità del Cav - Quindi, sull'incandidabilità del Cavaliere dopo la sentenza della Cassazione sui diritti tv Mediaset, il premier spiega tranchant: "Da quello che ho capito c'è solo da applicare la legge, non ci sono elementi di discrezionalità".