Nel mirino

Cervia, lancio di banane contro il ministro Kyenge

Eleonora Tesconi

Un nuovo episodio di razzismo contro il ministro dell'Integrazione. Dalle parole, i contestaori di Cécile Kyenge sono passati ai fatti. Due settimane dopo la sparata di Roberto Calderoli, che aveva paragonato Cécile a un orango, c'è chi ha alzato ulteriormente l'asticella della contestazione "sporca". A Cervia, durante la festa del Pd, dalla platea sono state lanciate due banane all'inidirzzo del ministro, che stava rispondendo alle domande del direttore de Il Giorno, Giancarlo Mazzuca.  "Cibo sprecato" - Le due banane sono cadute sulla prima fila, senza raggiungere il ministro e sfiorando l'assessore comunale alla Sicurezza, Giovanni Grandu. Il dibattito è stato subito interrotto: "Cervia non merita questi stupidi gesti", ha commentato Mazzuca. La Kyenge, da par suo, senza perdere l'ormai proverbiale aplomb ha stigamtizzato a modo suo il gesto su Twitter. Con una buona dose di ironia, la Kyenge ha cinguettato: "Con la gente che muore di fame e la crisi, sprecare cibo così è triste". Per inciso, l'autore del gesto non è ancora stato indentificato. I manichini - Il lancio delle banane non è stato il primo episodio anti-Kyenge durante la festa del Pd. Nella serata di venerdì 26 luglio, prima dell'arrivo del ministro per il dibattito, hanno fatto capolino alcuni manichini imbrattati di rosso sangue, corredati da un cartello con scritto: "L'immigrazione uccide - No ius soli". I manichini - troppo semplice identificare il "destinatario" - sono stati lasciati in bella vista nella piazza dei Salinari, a Cervia. Il gesto è stato rivendicato da Forza Nuova, il movimento di estrema destra, che spiega: "Tutelare l'identità italiana deve essere di primario interesse, in quanto essa rappresenta la forza da cui trae linfa la vita stessa del nostro popolo". di Eleonora Tesconi