La sparata

Berlusconi, il vicesindaco di Torre Annunziata: "Faccia i lavori sociali da noi"

Ignazio Stagno

Il 30 luglio è vicino. Mancano quattro giorni alla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. Silvio Berlusconi non rischia il carcere, ma nel caso arrivasse una condanna dovrebbe scontare un anno ai servizi sociali. Così qualcuno si porta avanti col lavoro e prova ad anticipare i tempi. Il Comune di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, vorrebbe affidare al Cav in caso di condanna un posto nell’assessorato alle Politiche sociali. L'idea è del vicesindaco Ciro Alfieri, esponente di Centro democratico, che ha scritto alla Corte di Cassazione per ufficializzare la sua proposta. Alle politiche sociali -  “La richiesta – spiega il vicesindaco Alfieri – nasce dalla valutazione sulla personalità e sulla forma mentis di imprenditore del senatore, che in un tessuto sociale come quello della nostra città, potrebbe espiare, sia pure nelle dimensioni della condotta del singolo, stimoli e contributi originali”. Insomma il Cav potrebbe finire in un paesino di 43 mila abitanti e dovrebbe dare risposte a centinaia di disoccupati e sfrattati. L’amministrazione comunale cerca di cogliere il massimo risultato. Anzi, spera in una condanna di Silvio proprio perché in estate l’assessorato alle Politiche sociali ha un cartellone pieno di iniziative.  Attrazione turistica - Il vicesindaco userebbe il Cav come attrazione turistica e potrebbe anche sfruttare le sue doti amministrative e imprenditoriali. Insomma la lettera alla Cassazione è già stata spedita. La richiesta è stata inoltrata. Ora si aspetta il 30 luglio. L'unico a restare deluso da questa iniziativa è Maurizo Crozza. Lui dal "tribunale" di Ballarò si immaginava Silvio ai giradinetti: "Potrebbe dover far volontariato con le persone più svantaggiate, me lo vedo già mentre accompagna al parco Bersani”. A Torre Annunziata hanno avuto un'altra idea. Migliore. (I.S.)