Tricolori
Vendola: "Mi vergogno di essere italiano,i gay vanno rispettati"
Nichi Vendola ha un senso strano del patriottismo. Lui si "vergona di essere italiano". Perchè? "In Italia non ci sono le unioni per le coppie omosessuali". Il leader di Sel ha partecipato al gay pride di Palermo lo scorso week end e si è lasciato andare ad una critica aspra: "L' amore ha i colori dell'arcobaleno, non è possibile che viva codificato solo in bianco e nero. Ho 55 anni e sto invecchiando in un Paese di cui mi vergogno". Insomma per Vendola gli italiani non sono all'altezza di un paese civile perchè nel Paese ancora non esistono le coppie di fatto e soprattutto le unioni tra omosessuali. Un'accusa quella del leader di Sel che la dice lunga come i "rossi" siano in trincea per ottenere presto una legge contro l'omofobia e il registro delle unioni civili in tutta Italia. Blocco pro-omo - La sua "compagna" di partito, Laura Boldrini, dal primo giorno della sua permanenza a Montecitorio, dallo scranno più alto, ha puntato il dito contro l'inerzia della politica sul fronte diritti per gli omosessuali. Così Vendola, da Palermo dà una spinta e punge la politica ad abbreviare i tempi per le unioni omo: "La società Italiana è matura, pronta per accogliere nuovi beni che consentano a ogni uomo, a ogni donna di vivere alla luce del sole, di esercitare con pienezza i propri diritti di cittadinanza" ha continuato il Governatore della Puglia. "Invece, una classe politica è stata soggiogata da un clericalismo, da un bigottismo, con cui compensava il proprio immoralismo: il burlesque da un lato, l'anatema contro le diversità dall'altro. Sono state le due facce della stessa medaglia". Il blocco "rosso" fa muro per i gay. Gherardo Colombo che siede nel Cda Rai si è schierato subito al fianco di Vendola chiedendo una svolta omo nel servzio pubblico: "In viale Mazzini bisogna cambiare i palinsesti e dare spazio a programmi sugli omosessuali". (I.S)