Il retroscena
Pd, Sel e Grillo, l'inciucio per un governo di sinistra
Da ex leader a capo corrente. A minacciare la tenuta di questo governo non è Matteo Renzi, come si pensava finora, ma Pier Luigi Bersani che starebbe lavorando dietro le quinte per far cadere Letta e per formare un governo con Sel e Movimento cinque Stelle. Lo testimoniano, riporta il Corriere della Sera, due fatti: un nuovo ufficio a largo del Nazareno dell'ex segretario del Pd e le dichiarazioni di alcuni suoi fedelissimi come Davide Zoggia ed Enrico Rossi. Il primo, che è responsabile dell'Organizzazione dice: "Se non vanno in porto le riforme, prime fra tutte quelle istituzionali, il governo con il Pdl è un prezzo che non possiamo permetterci di pagare". Se Letta non raggiunge subito alcuni obiettivi, insomma "per noi diventa molto complicato continuare con questa esperienza: ci sono già segnali di insofferenza nei territori". E Rossi, presidente della Regione Toscana, è ancora più chiaro: "Il mio sogno è quello della nascita di un altro esecutivo sostenuto da Pd, Sel e Movimento Cinque Stelle". L'idea, quindi, è quella di un ribaltone, ovvero la caduta del governo Letta e la nascita di un governo nuovo spostato a sinistra. "Ma è una grandissima cazzata", secondo Matteo Renzi, "pensare di fare cadere il governo Letta per dare vita a un ribaltone". La pensa così anche Francesco Boccia - "smettiamo di tirare il governo e il premier per la giacchetta e impegniamoci tutti seriamente per raggiungere degli obiettivi" - e lo stesso Letta: "Certe fibrillazioni interne al Pd non fanno bene alla stabilità". Come sempre, le "fibrillazioni" dei bersaniani vanno di pari passo con la crescita del consenso per Matteo Renzi. Secondo Swg la fiducia nel sindaco di Firenze è aumentata di 5 punti nell'ultima settimana e il 70 per cento dell'elettorato del Pd crede che Renzi debba candidarsi alla segreteria.