Silvio legge il "pizzino"
Bari, Berlusconi ascoltato come indagato nell'inchiesta Tarantini-escort
Dopo i pm di Roma e la richiesta di rinvio a giudizio per la presunta compravendita di senatori, dopo la condanna in secondo grado nel processo Mediaset e nel bel mezzo dell'affaire Ruby, Silvio Berlusconi finisce nel mirino dei pm di Bari. Il Cav, la notizia è trapelata nella serata di venerdì 17 maggio, è stato ascoltato come indagato dalla procura pugliese nell'indagine in cui è coinvolto perché, secondo le toghe, insieme all'ex direttore dell'Avanti, Valter Lavitola, avrebbe indotto a mentire all'autorità giudiziaria l'imprenditore Giampaolo Tarantini. L'inchiesta è quella relativa al presunto giro di escort. Il dato significativo, però, sta proprio nella scelta di Berlusconi di confrontarsi con i magistrati: il leader del Pdl conferma il cambio di strategia e il tentativo di favorire il clima di pacificazione. Solo pochi giorni fa aveva scelto di farsi sentire come parte lesa nell'inchiesta per estorsione contro Tarantini e Lavitola. Oggi il Cav ha scelto ancora il confronto con i magistrati, dimostrando di aver letto e metabolizzato il "pizzino" di Giorgio Napolitano, che in un'intervista a Il Messaggero chiedeva a Berlusconi di abbassare i toni contro la magistratura, una mossa che avrebbe avuto "ripercussioni positive sulle vicende processuali".