La favo-Letta
La supercazzola del governoA Spineto zero risultati
di Franco Bechis La prova del nove è arrivata quando le agenzie di stampa hanno battuto l’unico retroscena dall’Abbazia di Spineto in grado di spiegare qualcosa di quel che era avvenuto. «Ogni ministro», scrivevano le agenzie, «deve avanzare proposte responsabili, che prevedano anche le necessarie coperture». E attribuivano queste parole a Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia. Ci fidiamo delle agenzie di stampa, tanto più che il particolare non è stato smentito fino a tarda sera, e abbiamo la risposta sui risultati di due giorni di ameno ritiro spirituale dell’esecutivo nella provincia senese: zero. Venerdì scorso il consiglio dei ministri non è riuscito a varare il decreto legge annunciato sulla cassa integrazione e sul rinvio del pagamento della rata Imu di giugno sulla prima casa. Enrico Letta aveva tranquillizzato tutti: «La decisione politica è presa. Serve solo una settimana di tempo perché il ministro dell’Economia trovi le coperture». Spiegazione dietro le quinte: il povero Saccomanni era appena arrivato in un ministero dove dopo lustri era cambiato il capo di gabinetto e lo staff di vertice era appena arrivato, ovvio che abbiano bisogno di tempo per orientarsi. E come Saccomanni tutti i membri dell’esecutivo sono alle prime armi nell’incarico che hanno ricevuto: quindi non sanno nemmeno da che parte iniziare. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola martedì 14 maggio