Le larghe intese
Letta scioglie la riserva:Ecco la lista dei ministri
Enrico Letta pochi minuti dopo le 17 legge la lista dei suoi ministri al termine di una mattinata di intense trattative e negoziati. Alla fine Enrico Letta ha sciolto la riserva, ha accettato l'incarico. Il giuramento domani, domenica 28, alle 11 e 30 nel salone delle Feste. "Voglio premettere una gratitudine al Presidente della Repubblica per questa fiducia, sobria soddisfazione per la squadra che siamo riusciti a comporre, per le competenze che si sono messe a disposizione del Paese, per il record di presenze femminili" Ecco quindi la squadra del suo governo: Interni e Vicepremier, Angelino Alfano, Difesa Mario Mauro ; Emma Bonino agli Esteri alla Giustizia Anna Maria Cancellieri, Fabrizio Saccomanni Economia, Riforme istituzionali Gaetano Quagliariello, Sviluppo Flavio Zanonato, Infrastrutture Maurizio Lupi Poliche Agricole Nunzia Di Girolamo Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza, Salute Beatrice Lorenzin, Lavoro e Politiche sociali Enrico Giovannini Ambiente Andrea Orlando, Beni culturali e Turismo Massimo Bray Coesione territoriale Carlo Trigilia Politiche comunitarie, Anna Maria Bernini, Affari regionali, sport e turismo Graziano Delrio alle Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini all'Integrazione Cecile Kyenge Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia Le trattative - Dopo due giorni di estenuanti trattative, caratterizzate fa momenti di cauto ottimismo e da successive brusche frenate, il premier incaricato è salito al Quirinale con la sua lista di ministri. Una lista che ha messo a punto nella mattinata di sabato 27 aprile dopo che venerdì sera, il governo di larghe intese sembrava essersi arenato con il Pdl che spingeva per Renato Brunetta all'Economia. Dagli azzurr, inoltre, piovevano veti sulla presenza di nuovi tecnici al governo. La trattativa ha avuto come grande regista Giorgio Napolitano, che ha suggerito a Letta di scegliere nomi nuovi ed escludere quelli considerati divisivi (Brunetta e D'Alema, per esempio). Nella mattinata di sabato il premier in pectore ha prima incontrato Pier Luigi Bersani, il quale ha frenato dicendo che "il governo non si fa a tutti conti". Poi il lungo incontro, di tre ore, tra Letta, il Cavaliere e Angelino Alfano. Alla fine, Letta, ha sistemato ogni nome al suo dicastero. Come le tessere di un puzzle.