In Translatantico
M5S: il nostro candidato resta RodotàProdi solo se lui si ritira
Romano Prodi è sempre stato nella rosa dei nomi dei grillini, ma il Movimento 5 Stelle non cambia il suo cavallo. Alessandro Di Battista, voce storica del Movimento, si ferma a parlare a lungo con Marianna Madia e altri giovani parlamentari dem. Tiene il punto con fermezza. "Ma non la sentite la piazza? - chiede - Ieri qui fuori erano in 500, io spero che oggi ne arriveranno 5.000 così magari cambiate idea. E comunque io del Pd non mi fido. Se prima diffidavo, ora la fiducia ha oltrepassato la soglia dello zero". E ancora: "Rodotà non è espressione del M5S - sottolinea Vincenzo Caso, giovane deputato grillino - chiediamo al Pd di pensarci, potrebbe essere quel Presidente di garanzia voluto dalla gente". "Il Pd - incalza Marco Scibona, il senatore no Tav del Movimento - antepone il proprio interesse ai cittadini, noi anteponiamo il volere dei cittadini". Quando in transatlantico, accanto al nome di Romano Prodi, inizia a delinearsi un’opzione Cancellieri, i deputati grillini Adriano Zaccagnini e Giulia Sarti hanno uno scatto d’ira: "Ma scherziamo? Cercano di metterci con le spalle al muro un’altra volta, vedi Grasso-Schifani. Noi abbiamo il candidato migliore, non arretriamo di un passo". La scelta di Stefano - La linea ufficiale è sempre la stessa, spazio agli altri candidati solo se Rodotà decidesse di fare un passo indietro. "Ma poi ci sarebbero Zagrebelsky, Imposimato e tutti gli altri nella rosa - sottolinea Scibona - la strada prima di arrivare a Prodi è lunga, troppo lunga". Eppure qualche voce isolata tra i grillini guarda con favore all’ex premier. "Io sono sempre per il male minore", ammette un parlamentare 5 Stelle che raccomanda di mantenere il riserbo. "Bisogna offrire una sponda al Pd - sottolinea - tra le terza e la quarta chiama ci riuniremo un’altra volta, magari cambia qualcosa. Magari".Se il Pd voteràRodotà per il Colle «si apriranno praterie» per il Governo. Questa la linea di M5s portata dai capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi all'assemblea dei parlamentari. «È il presidente dei cittadini e non dei partiti». Per cui qualunque nome indicherà Rodotà per formare un nuovo esecutivo, una volta presidente, «a noi andrà bene».