Dopo le troie in Parlamento
Grillo fa il verso a Battiato"Bersani, Berlusconi e Montisono dei padri puttanieri"
Troie e puttanieri. Sono le due parole che resteranno di questa settimana di consultazioni per la formazione del nuovo governo. La prima l'ha usata il cantautore Franco Battiato, riferendosi alle donne del Parlamento. La seconda il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, che la aggiunge alla lunga serie di epiteti usati per descrivere i politici italiani. Dal suo blog, il blogger genovese definisce Bersani, Berlusconi, Monti e D'Alema "padri puttanieri" che hanno "governato per 20 anni a spese dei ''figli di NN", cioè figli di nessuno, che ora però li "manderanno a casa". Con un evidentemente riferimento alle parole pronunciate stamattina da Bersani nel corso del colloquio con Roberta Lombardi e Vito Crimi, il leader 5 stelle scrive che "le nuove generazioni sono senza padri, sono figlie di NN, dal latino 'Nomen nescio: nome non conoscò. Sulle loro carte di identità, sui loro documenti di lavoro, nei libretti universitari alla voce 'figlio dì risulta la sigla NN, figlio di nessuno, figlio della colpa, figlio di padre ignoto, figlio di vecchi puttanieri che si sono giocati ogni possibile lascito testamentario indebitando gli eredi. Non ci sono però responsabili conclamati della miseria, della mancanza di un futuro, di una qualunque prospettiva a cui sono stati condannati questi ragazzi". "Nessuno - aggiunge Grillo - ammette responsabilità di sorta. E' opera del destino cinico e baro, dello Spirito Santo, della moderna divinità chiamata mercato che si manifesta all’improvviso come un nume iroso che chiede sacrifici umani. Lo sfascio ha origini soprannaturali, non è causa dei dilettanti, cialtroni, delinquenti che hanno smontato con determinazione e scientificità lo Stato italiano negli ultimi vent'anni- Quei padri che rifiutano ogni addebito del disastro nazionale, che percepiscono però vitalizi e doppie pensioni, gente canuta che non ha mai avuto il problema della disoccupazione e del pane quotidiano, è ancora qui, ancora a spiegarci come e perchè siano le nuove generazioni, i choosy, i bamboccioni, i veri colpevoli. A raccontarci la favola che affidandosi a loro, alla loro esperienza e capacità e senso dello Stato, si cambierà il Paese". Poi il pezzo più forte: "Questo dicono i Padri Puttanieri, quelli che hanno sulle spalle la più grande rapina ai danni delle giovani generazioni. Questi padri che chiagnono e fottono sono i Bersani, i D’Alema, i Berlusconi, i Cicchitto, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità. Hanno governato a turno per vent'anni, hanno curato i loro interessi, smembrato il tessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l’innovazione e la ricerca". Il leader del M5S attacca: "Pdl e pdmenoelle sono vent'anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore di togliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell’Utri, Cuffaro, Monte Paschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio. Vent'anni - e qui è evidente il riferimento alle parole pronunciate oggi dal segretario Pd nel corso dell'incontro con Vito Crimi e Roberta Lombardi - senza riuscire a produrre una legge contro la corruzione e contro il conflitto di interessi, vent'anni per trasformare la legge elettorale in una caricatura anticostituzionale, senza mai trovare il tempo (ah, il tempo...) per cambiarla. I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell’altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, nè una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi". La polemica si sposta velocemente anche nell'aula del Senato dove una risentita Alessandra Mussolini chiede al capogruppo del M5S Vito Crimi di intervenire sulle parole del leader del Movimento Cinque Stelle. "La dichiarazione di cui parla si riferisce ad un post sul blog di Grillo" si tratta quindi di un'espressione "extraparlamentare. Io in questa veste non ho nessun dovere di smentire" dichiara Crimi che poi aggiunge "Se avremo in Senato comportamenti sanzionabili ne risponderemo".