Beghe sindacali

Nella Cgil non volano stracci, ma bicchieriCamusso all'angolo contestata dai suoi

Nicoletta Orlandi Posti

Un bicchiere tirato alla rivale. Di plastica, è vero. Ma conta il gesto. E' questo quello che hanno visto alcuni testimoni presenti a un convegno della Cgil a Riccione. Protagoniste il segretario generale Susanna Camusso e la leader dei pensionati Carla Cantone, entrambe sedute al tavolo della presidenza. "Stava giocherellando con il bicchiere", minimizza Cantone al Fatto Quotidiano che racconta l'episodio, "stavano discutendo animatamente e le è scappato di mano...". Purtroppo qual è l'oggetto del condendere non è dato sapere. "Non è ancora il momento di parlarne", taglia corto la segretaria dello Spi. Dii certo c'è l'aria che si respira in Cgil si sta facendo sempre più pesante per la Camusso. Dopo una campagna elettorale tutta al fianco del Pd di Bersani, gli operai, fa notare Giorgio Meletti, hanno dato a Grillo il 40% dei loro voti. Non solo. La Cgil della Camusso sta affrontando la crisi economica in cui versa il Paese mettendo priorità che poco hanno a che fare con necessità concrete dei propri iscritti. Il documento uscito da una complicata riunione del direttivo il 20 marzo scorso, e pubblicato solo ieri sul sito del sindacato, indica infatti come punto di partenza per il prossimo governo "costi della politica" e riforme istituzionali. Tutte cose sacrosante, ma che non sono priorità per i più duri contestatori della Camusso che spingono però per cose diverse: l'indicizzazione delle pensioni chiesta dalla Cantone (che pure accusava la dirigenza di non aver ignorato nel testo originario i pensionati) toglie risorse alla tutela di precari e disoccupati pretesa da Maurizio Landini della Fiom che a maggio porterà di nuovo in piazza i suoi metalmeccanici. Un suo emendamento, quello sul salario minimo, è stato respinto. Gli hanno concesso quello sulla rivendicazione delle rappresentanza dei lavori e sul loro voto su accordi e contratti. Ma solo grazie al voto favorevole degli Alimentari per mani dell'ex socialista (come la Camusso) Stefania Crogi. Susanna Camusso si è trovata così schiacciata e la Cgil spaccata.