Democratici a brandelli
Fassina contro Renzi:"Chi vuole accordo col Pdlvuole morto Bersani"
Le consultazioni con le forze politiche per la formazione del governo inizieranno solo domani. Ma nel Partito democratico è già rissa continua tra i sostenitori della linea-Bersani (quella del cosiddetto accanimento terapeutico" nei confronti dei grillini) e coloro, renziani in primis, che sostengono il dialogo con il Pdl. ''E' grave che, in ore decisive per la costruzione di un governo adeguato alle sfide di fronte all'Italia, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo del presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il Pdl per un 'governo del presidente''' ha dichiarato il responsabile Economia del Pd Stefano Fassina. Lui e i cosiddetti Giovani turchi erano apparsi freddi nei giorni scorsi nei confronti del segretario e della sua strategia. Oggi, invece, la fiammata pro-Pier: ''I cittadini italiani alle elezioni hanno chiesto inequivocabilmente cambiamento, sia sul terreno dell'etica pubblica sia sul terreno della politica economica. Un partito guidato da chi per venti anni ha praticato un uso proprietario e personalistico delle istituzioni e delle risorse pubbliche e ha portato l'Italia sull'orlo del baratro non puo' essere interlocutore di un governo di cambiamento'', avverte Fassina. ''Oggi, senso di responsabilita' vuol dire cambiamento. Qualunque compagine governativa, in qualunque forma presentata, sarebbe impossibilitata dal sostegno del Pdl a realizzare il cambiamento. Non sarebbe tanto un problema del Pd. Sarebbe un danno enorme per la residua credibilita' delle istituzioni democratiche". In serata Matteo Renzi ha telefonato in serata a Bersani. Il sindaco di Firenze ha assicurato al leader del Pd che nessuno intende indebolirlo o creare tensioni mentre sta cercando di formare un governo. Lo scambio telefonico, e' stato riferito, e' stato piuttosto rapido.