Giudizio "morbido"
M5S, assemblea contro i ribelli: niente espulsione per chi ha votato Grasso
Nessuna espulsione dei senatori dissidenti del Movimento 5 Stelle che sabato hanno votato per il Pd Pietro Grasso alla presidenza di Palazzo Madama. L'accordo tra i grillini era di presentare scheda bianca per distinguersi dalla Casta, ma tra i 10 e 15 senatori a 5 Stelle hanno preferito il democratico all'avversario Pdl Renato Schifani. La linea morbida decisa dal Movimento è trapelata dall'assemblea plenaria dei parlamentari 5 Stelle organizzata oggi, mercoledì 20 marzo, a Montecitorio, e una volta tanto senza diretta streaming. La riunione si è conclusa con una votazione che ha rinnovato la fiducia al gruppo dei senatori "contro linea". Secondo quanto si apprende, gli onorevoli sotto accusa hanno spiegato quanto è accaduto prima di quella votazione al Senato, sostenendo la loro ragioni di fronte ai deputati che hanno fatto loro domande per avere dei chiarimenti. Poi, sempre secondo quanto viene riferito, è stato deciso "a stragrande maggioranza di confermare la fiducia a tutti i senatori", con una votazione per alzata di mano. Il codice di comportamento, viene ricordato dall0interno del Movimento, prevede che se c'è chi vota in difformità dalla maggioranza, la maggioranza può mettere in votazione il suo operato.