Cattivo esempio
Boldrini e Grasso si tagliano la pagama Vendola resta con la doppia poltrona
Pietro Grasso e Laura Boldrini hanno proposto il taglio del 30 per cento delle loro indennità. Inoltre hanno anche previsto una riduzione dello stipendio anche per i dipendenti di Camera e Senato. Un gesto anticasta per far risparmiare qualche euro allo Stato. C'è però chi fa eccezione. Nichi Vendola, lui ama le poltrone. In questo momento siede su due scranni. Quello di governatore della regione Puglia e quello di deputato alla Camera. Nichi dunque di sicuro a fine mese farà bottino pieno. Ma la sua posizone comincia a creare polemiche. Si è sempre schierato contro i doppi incarichi. Ma a quanto pare predica bene ma razzola male. Quando decise di scendere in campo per le primarie del centrosinistra e per l'elezione alla Camera aveva detto: "Dovrò lasciare la presidenza della regione Puglia, e voi sapete che la Puglia è l’amore della mia vita. Cercherò di restare presidente fino all’ultimo secondo utile". Come Fini - Dopo il voto le cose si mettono male. Sel resta con un pugno di mosche in mano. Quel 3 per cento è un macigno che pesa tra i vendoliani, che vedono ridursi il loro potere nella coalizione. A questo punto Nichi prepara la marcia indietro e afferma: "Continueremo fino a fine legislatura a fare del bene a questa terra. Abbiamo bisogno di stare saldamente al timone di questa nave che è la Puglia". Dunque Vendola dopo il voto decide di restare in sella alla regione. E si tiene la doppia poltrona. Peccato che aveva garantito che avrebbe fatto altrimenti. Vendola ricorda un po' Gianfranco Fini, che giurò di dimettersi dalla presidenza della Camera nel caso in cui fosse caduto il governo Berlusconi (senza ovviamente farlo). Ingrillato - Passano i giorni ma Nichi continua a frequentare Montecitorio. Anzi è uno dei più attivi negoziatori per la sinistra con i Cinque Stelle (come dice Beppe Grillo, Nichi "si è ingrillato"). Vendola si è spinto fino al punto di proporre un voto favorevole ad un candidato presidente della Camera tra i grillini. Salvo poi imporre la "sua " Laura Boldrini e prendersi lo scranno più alto di Montecitorio. Dopo questa piccola vittoria è giunto il momento di decidere. Nichi manterrà fede alla promessa che ha fatto? Tornerà a governare la Puglia? Intanto lui resta lì tra Roma e Bari. La notte fa il governatore e durante il giorno fa il deputato. Fin quando durerà la pazienza dei pugliesi?