Crisi mistica

Grillo: "Molte affinità tra il nuovo Papa e il M5S"

Sebastiano Solano

Il delirio di Beppe Grillo raggiunge nuove vette, al confine tra la comicità e il delirio. Nel post del suo blog di sabato 16 marzo il dittatore Beppe arriva a paragonare la mission del Movimento 5 stelle a quella che lo Spirito Santo ha affidato a Papa Francesco. Scrive il comico genovese: "Nessun Papa ha mai avuto il coraggio, perché di vero coraggio si tratta, di chiamarsi Francesco. Il santo che la Chiesa voleva bruciare come eretico, il poverello di Dio che si scagliò con il solo esempio contro la lussuria dei cardinali del suo tempo. Il M5S è nato, per scelta, il giorno di San Francesco, il 4 ottobre del 2009".  Affinità - E questo è solo l'inizio. Tutto il post è un crescendo rossiniano, tra sacro e profano, di improbabili somiglianze e paragoni scellerati. Tra chi? Tra i cinquestellati e il nuovo Pontefice, ovvio. Passiamo alla seconda follia: "Ci sono molte affinità tra il francescanesimo e il M5S", afferma Beppe. E, convinto, prova a spiegare: "E' il primo papa low cost". Ma la parte più spiazzante del delirio di Grillo deve ancora venire. Il comico genovese aggiunge: "Nel libro Il Grillo canta sempre al tramonto scritto lo scorso dicembre con Fo e Casaleggio quest'ultimo diceva: Non deve essere un caso che non esista un Papa che si sia fatto chiamare Francesco".  Grillo Gesù - Bene. Ora è chiaro. Il guru-veggente Gianroberto Casaleggio - quello che afferma che ci sarà la terza guerra mondiale nel 2020, che i giornali un giorno scompariranno e che a breve la democrazia diretta sarà solo online e  - ora avrebbe pure previsto l'elezione di Papa Francesco di cui, lascia intedere il comico, il M5s è stato un anticipatore. Forse anche Papa Francesco è statop scelto da Grillo, magari con le parlamentarie, rigorosamente online. D'altronde, Casaleggio lo aveva già detto in un'intervista: "Grillo? E' Gesù". I conti tornano, insomma.