La reazione
Anm: Berlusconi? L'attacco ai pm è una sfida alla Costituzione
E' un braccio di ferro infinito quello tra Silvio Berlusconi e la magistratura. Una settimana ad alta tensione quella che si sta chiudendo, con il Cavaliere che, ricoverato al San Raffaele per un'"uvite bilaterale" ha chiesto il legittimo e i giudici. Ma a far reagizione l'Associazione nazionale dei magistrati è stata la decisione degli azzurri di organizzare per il 23 marzo una manifestazione contro le toghe. Ed è proprio questa discesa in campo (il Pdl aveva chiesto Piazza San Giovanni a Roma ma l'autorizzazione è stata negata) a far scendere in campo l'Anm. Il presidente Rodolfo Maria Sabelli, infatti dice: "Qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature". Il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura - ha aggiunto - è non soltanto uno dei principi fondamentali ai quali si ispira l’azione dell’Anm, ma è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e, aggiungerei, di qualsiasi sistema democratico maturo. Noi - ha proseguito Sabelli - difendiamo e difenderemo sempre questi principi che non sono fine a sè stessi. Non difendiamo dei privilegi della magistratura; sono delle realizzazioni, dei principi strettamente collegati al principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge". La risposta Immediate le reazioni all'affermazione di Sabelli: "La dichiarazione del presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli secondo cui la critica ad alcuni magistrati è un attacco alla Costituzione è di una gravità senza precedenti. In qualsiasi altro Paese democratico dichiarazioni come quelle rilasciate oggi da un magistrato come Sabelli sarebbero considerate lesive dell’autonomia e dell’indipendenza delle istituzioni democratiche e di conseguenza censurate con forza", ha detto il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.