Necessità rosse
La capogruppo del M5S elogiava il fascismo: scommettiamo che Bersani non se ne accorgerà?
Quando Silvio Berlusconi, qualche settimana fa, affermò che non tutto ciò che fece il fascismo è da buttare si scatenò un fuoco incrociato di dimensioni epocali contro il Cavaliere. Tacciato di fascismo e di revisionismo, la discussione sulla sua presa di posizione si protrasse per settimane. Qualche settimana dopo il Partito Democratico, di fatto, perde le elezioni e cerca in modo a tratti ridicolo e patetico l'intesa con il Movimento 5 Stelle. Cosa c'entrano i due fatti l'uno con l'altro? C'entrano eccome, perché si scopre che la capogruppo alla Camera dei grillini, la signora Roberta Lombardi - uno degli esponenti più in vista del Movimento 5 Stelle - sul suo blog, il 21 gennaio scorso, di fatto elogiava il fascismo, che "prima di degenerare" aveva un grandissimo senso dello Stato e altissimo rispetto per la famiglia. La capogruppo del M5S non ha detto ne più ne meno di quanto disse Berlusconi. Eppure contro il Cav si scatenò la guerra. Contro di lei, c'è da scommetterci, il Partito Democratico non dirà nulla, lascerà passare la "bischerata". D'altronde sul piatto c'è un alleanza, impossibile ma pur sempre alleanza, con cui provare a dar vita a uno sciagurato governo Pd-Grillo. Quindi Pier Luigi Bersani si dimenticherà l'antifascismo militante, e la sinistra scorderà tutti i suoi presunti valori, e sarà pronta a derubricare le affermazioni della capogruppo come "marachelle". Ci scommettiamo?