Parla il leader del Pdl

Berlusconi a Belpietro: "Intese col Pd? Vedremo, troppo presto per dirlo"

Andrea Tempestini

Immortale, Silvio Berlusconi. Tutti lo davano per morto, e invece non solo ha tenuto botta, ma di fatto ha pareggiato, impattando la sinistra sia alla Camera e al Senato. A tutto ciò aggiungiamoci l'ingrediente-Beppe Grillo, e ne esce un quadro di ingovernabilità assoluta. Il Cavaliere ha vinto ancora: senza di lui non si governa. Ma Berlusconi non esulta. Ne La Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 il leader del Pdl non gioisce per il risultato, mantiene un basso profilo, afferma che si aspettava di vincere. Ora però tutti si chiedono: e adesso, che succede? Il Cav spiega che è troppo presto per dare delle risposte. Riflette. Prende tempo. Ma i dati sono due. Il primo: la netta chiusura a Monti e Casini, con i quali "probabilmente sarà impossibile stringere un'intesa". Il secondo invece è il possibilismo espresso sul Partito Democratico: "Abbiamo bisogno di riflettere - spiega il Cavaliere -. Il punto centrale è il bene dell'Italia. Bisogna vedere su quali programmi si potrà confluire". Con i piedi di piombo, insomma, ma possibilista. Sornione, Berlusconi attende la mossa di Pier Luigi Bersani, a cui con tutta probabilità, nonostante il margine risicatissimo (anzi, inesistente), il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affiderà il compito (quasi impossibile) di provare a formare un nuovo governo. Il punto politico è chiaro: Berlusconi si mostra disposto a discutere con il Pd di un governissimo poiché "la priorità è governare". Da par loro, i democrat, strizzano l'occhio a Grillo e chiudono la porta a Berlusconi: "Non faremo un governo con chi è responsabile di aver portato il paese al disastro", ha tagliato corto la vicepresidente del Pd, Marina Sereni. Di seguito, l'intervista a Silvio Berlusconi del direttore di Libero, Maurizio Belpietro.   Guarda il video dell'intervista di Belpietro su Libero Tv  E ora lo spread cosa dirà? Lo spread è un'invenzione di due anni fa, lasciamolo stare. E' bene calcolare gli interessi che il Tesoro paga, ma non confrontiamoci sempre e comunque con la Germania. Lei non è preoccupato dalla reazione dei mercati? No, ma assolutamente, vadano per la loro strada, sono indipendenti e anche un po' matti. Ci credevano in pochi alla rimonta. Ma c'è stata. Per un'incollatura il Pd ha la maggioranza alla Camera, mentre non ce l'ha al Senato. Secondo lei sono le cifre definitive o si allinea ad Alfano? Noi avevamo dei sondaggi che alla Camera ci davano leggermente davanti al Pd. Immaginavamo di vincere il premio di maggioranza. Per questo fatto Alfano ha ritenuto di chiedere che si verificasse tutto molto bene. Voi non sospettate brogli? No, non abbiamo alcun elemento per sospettare niente. Non sono al corrente di nulla. I giornali parlano di voto-choc e di ingovernabilità. Cosa succederà? C'è la disponibilità del centrodestra a trovare qualche intesa. Credo che si debba ragionare su cosa si può fare di utile per l'Italia. Ora non so dire nulla al riguardo. Credo che qualche risultato positivo ci sia stato: Fini, Ingroia e Di Pietro sono fuori dal Parlamento, tre giustizialisti che non ci mancheranno. Ma si è ubriacato? Avevo detto che mi sarei ubriacato se tutto il centro di Monti-Fini-Casini non avesse raggiunto il 10 per cento. Ma il 10% lo ha superato dello 0,6%: regalerò le bottiglie. Allora lei ha detto che bisogna riflettere... Bisogna vedere su quali programmi si potrà confluire. Io ho la coscienza a posto. Della campagna elettorale, mi spiace soltanto di non aver potuto affrontare le piazze. Qualche giornale titola un miracolo. Ma lei lo considera un miracolo quello del Pdl? Per me era abbastanza sicuro. Poi ci sono stati questi interventi di forza nuove, come Monti e Grillo, che naturalmente hanno anche il vantaggio della novità. E quando gli italiani non sono felici della situazione in cui vivono, guardano con piacere alle novità... Senza Monti e Giannino avrebbe vinto? Senza Giannino avremmo avuto la maggioranza alla Camera.  Oggi è possibile un'intesa con Monti e Casini? Non credo francamente. Monti ci ha portato con la sua politica di austerità in una spirale recessiva e le sue politiche hanno fatto segnare risultati veramente negativi sul fronte dell'occupazione. E invece è possibile un accordo col Pd? Abbiamo bisogno di tempo per riflettere. Come punto bisogna centrare il bene dell'Italia. Ieri Enrico Letta ha parlato di ritorno al voto. Non credo che sia utile in questa situazione. L'unico che in campagna elettorale ha portato dei programmi sono io, degli altri non mi ricordo nessuna idea se non una contrapposizione rispetto alle mie idee. Cosa pensa del Movimento 5 Stelle? Qualcuno dice che è stato un po' come Forza Italia nel '94? Ha fruito dello spettacolo della politica, che ultimamente è stato davvero deteriore. E' stato molto negativo anche lo spettacolo offerto da tutte le televisioni. I giornali hanno fatto la loro parte. Credo che ci sia stata molta gente che ha pensato di vedere in Grillo uno che mandasse a casa tutti. Alla fine non ha mandato a casa nessuno e ha favorito la sinistra.