Resurrezione?

La proposta indecente. Casini "ci prova" con il Cav: "Cosa possiamo fare insieme"

Andrea Tempestini

Subito dopo la lettera di Silvio Berlusconi, che rivendica la linea centrista di Forza Italia e difende Guido Bertolaso, ecco che torna a farsi sentire il centrista per definizione, Pier Ferdinando Casini: "La scelta di Bertolaso - spiega - dimostra che Berlusconi non si rassegna a una sterile subalternità rispetto ai due populisti Salvini e Meloni. I moderati di Forza Italia e quelli che invece sostengono Renzi devono tornare a parlarsi". Dunque, la proposta: Casini vuole dar vita al Ppe italiano, "ora o mai più, è l'ultima chiamata". "Quelli che plaudono a Davigo - continua Casini - sono Salvini e Meloni, dovrebbero riflettere i moderati di Forza Italia che propongono un vassallaggio completo a questi signori. Mi auguro che nasca un ripensamento che eviti la dispersione dei moderati". Si deve, dunque, sostenere il governo Renzi? "Sì può discutere se la scelta giusta per un moderato sia sostenere Renzi, come faccio io, o se è meglio un'opposizione non populista al governo. Questi due filoni - continua Casaini -, in ogni caso, hanno grandi possibilità di incontrarsi, avendo più affinità di quanto si immagina". Quando gli si chiede se deve esserci un dialogo tra Forza Italia e Renzi, Casini risponde: "Non so dove porterà, ma certo chi sta oggi all'opposizione ha firmato ieri il Patto del Nazareno. C'è molto su cui lavorare. Ed è l'unica possibilità per Berlusconi di essere protagonista". E ancora, Casini spiega che per Renzi "il dialogo è essenziale. Mi sembra sia impegnato in una marcia tutt'altro che trionfale contro i cinquestelle. La sinistra interna lo boicotta, i costituzionalisti lo combattono. Da solo difficilmente riuscirà ad occupare il fronte moderato". Infine, ancora su Berlusconi: "Se ci parlo? L'ho visto due o tre mesi fa a una cena. E sentito per Pasqua. Comunque non servono conciliaboli segreti, ma un percorso di unità dei moderati, sotto le insegne del Ppe, alla luce del sole. E poi scusi: non ha più senso l'incomunicabilità tra Berlusconi e Alfano. Ha visto cosa gli hanno fatto Salvini e Meloni? Molto meglio Angelino..."