Il tirannello di Palazzo Chigi

Renzi massacrato con una lettera aperta. Brunetta: "Sapete come mi ha insultato?

Andrea Tempestini

Una lettera aperta, firmata da Renato Brunetta, e pubblicata da QN. Il motivo? Presto detto: Matteo Renzi, in un'intervista al medesimo quotidiano, ha indicato (con evidente ironia) proprio Brunetta come possibile successore a Federica Guidi al ministero dello Sviluppo Economico. Dunque un Brunetta inferocito risponde: "Chiaro lo sberleffo, la volontà di degradare gli avversari a pupazzi: da cui il suo disperato invito, caro Direttore, a fare la persona seria" (già, perché proprio nell'intervista, il direttore di QN ha rimproverato al premier la scarsa serietà). L'azzurro prosegue: "È una vita che sopporto battute di ogni tipo. Qui però non c'entra lo sfregio a Brunetta, ma la pervicace, ostinata offesa della democrazia che questo sarcasmo da quattro soldi svela. Adesso non può sfuggire più a nessuno che razza di tirannello abiti a Palazzo Chigi". E ancora: "La sua ossessione nel colpirmi con infantili palle di fango, mai entrando nel merito delle mie denunce, ma sempre e solo con il metodo dell'irrisione, dice la verità sul regime cui vuole sottomettere l'Italia". Dunque, il finale in crescendo di Brunetta: "Renzi non riesce a contenere il suo odio per chi esercita il suo diritto-dovere a chiedere le dimissioni del capo del governo. Questo conferma che bisogna fare pacificamente di tutto per allontanare quest'uomo dalle leve di comando. E il referendum sulle trivelle di oggi può essere una buona occasione, con il sì o cn il no, ma votando, per preparare la sua cacciata con il referendum decisivo, quello di ottobre, dove la scelta sarà tra il sì al dittatore e una nuova possibilità di rinascita per l'Italia".