L'iniziativa

Arriva una laurea per riscrivere le leggi in un buon italiano

Andrea Tempestini

Nonostante Piero Calamandrei -avvocato, narratore pregiato, padre della patria- predicasse il nitore del diritto e la sua necessità d’essere compreso dal popolo, spesso le leggi si scrivono al crepuscolo della sintassi. Il lessico giuridico -è acclarato- risulta appannaggio dei burocrati che hanno il fine d’inarcare la norma fino al paradosso: «per i nemici la legge si applica, per gli amici si interpreta», è la battuta che circola da un secolo in Parlamento. Sicché, ben venga l’iniziativa di Fabio Regge Rettore dell’Università di Pavia e del presidente del Senato Piero Grasso (con l’encomiabile spinta del giurista Dario Mantovani) per la nascita di un Master universitario congiunto tra l’Ateneo e Palazzo Madama con lo scopo di migliorare la comprensione delle leggi. L’idea è quella di una «scuola di formazione capace di concorrere ad una migliore qualità dei testi giuridici e a una maggiore tutela dei diritti dei cittadini». Era ora, direi. Coinvolgere professori di lettere, neurolinguisti, psicologi per rendere commestibili i codici, per snebbiare le pandette da una grammatica terrificante è, sulla carta, un ottimo progetto. Sulla carta. Un convegno recente all’università di Pavia è andato in questa direzione. Tra l’altro è stato anticipato da un esperimento: la riformulazione di un disegno di legge da parte degli studenti del corso di Lingua del diritto nel corso di laurea in Giurisprudenza. I due migliori studenti si recheranno in maggio a Roma per una breve visita di studio. Vorrei conoscerli, quegli studenti, mentre mi spiegano il paradosso il principio della inescusabilità dell’ignoranza della legge penale, se la legge penale non si capisce. In Austria, Francia e Germania, comunque, l’esperimento di semplificazione delle leggi è comunque riuscito da anni. La burocrazia d’oltrealpe è abbastanza chiara (tranne in Belgio, che è peggio che da noi). Ci fu, in merito, nel 2013 un contributo di Bambi-Mariani Marini, Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, che consiglio di rileggere... di Francesco Specchia