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Migranti: Zaia, dopo anni Viminale vede rischi, ora governo dia risposte

Venezia, 31 mar. (AdnKronos) - “Adesso che il Viminale ammette che l’onda d’urto dell’immigrazione rischia di travolgerci, allarme che lanciavo sin da due anni fa tacciato di becero razzismo, il Governo deve delle risposte agli italiani e ai veneti, che sono i veri travolti, perché i problemi veri li hanno e li avranno loro, non le ovattate stanze romane”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la situazione immigratoria, che definisce “mal gestita fin dall’inizio da Italia ed Europa, ed ora prossima a sfuggire totalmente dal controllo, peraltro sinora assai molle e tremebondo”. “Lo Stato deve rispondere agli italiani – incalza il Governatore - che strategia c’è per affrontare la questione che non siano pericolosi ghetti come caserme e tendopoli? Quante identificazioni si pensa realisticamente di effettuare? Come verranno fatte? Come verranno gestiti i richiedenti aventi diritto d’asilo? Quanti ne accoglierà l’Europa? Come verranno considerati i clandestini e i migranti economici? Saranno espulsi o si pensa di lasciarli sul territorio, come in Veneto dove su 18 mila arrivati (ultimi dati disponibili) ben 12 mila sono divenuti in poco tempo veri e propri fantasmi senza volto e identità? Non si ritiene di dare ascolto all’autorevole richiamo di un magistrato come il Procuratore Carlo Nordio, che punta i riflettori sulla necessità di riconoscimenti seppur con una ragionevole approssimazione, sull’intelligence e sulla banca dati del dna?”.