Ponte del 2 giugno
Elezioni amministrative, la sinistra vuole votare il 5 giugno
A Milano, Roma, Torino e nelle altre città dove questa primavera si andrà al voto la campagna elettorale è iniziata da tempo. Solo che ancora non si sa la data esatta del voto. Fino a pochi giorni fa quella più probabile sembrava essere quella del 12 giugno per il primo turno e del 26 per l' eventuale ballottaggio. Molti candidati, però, si sono mossi trasversalmente per chiedere al governo di anticipare il voto, temendo che nei weekend di giugno molti italiani preferiscano la cabine sulla spiaggia a quelle elettorali. Da qui i rumors su due possibili soluzioni: la prima, quella più gradita al centrodestra, di un primo turno da svolgersi il 29 maggio, con ballottaggio al 12 giugno; e l' altra, più gradita al centrosinistra, di una prima chiamata per il 5 giugno con ballottaggio quindici giorni dopo. Il motivo è presto detto: il 2 giugno, giovedì, è la Festa della Repubblica. Un'ottima occasione per un ponte di quattro giorni prendendosi un unico giorno di ferie. Tradizionalmente, sono gli elettori di centrodestra quelli più inclini a lasciare le città nei weekend, specialmente in occasione dei "ponti". Ovvio, quindi, che un primo turno il 5 giugno sarebbe un grosso vantaggio per il centrosinistra.