I dolori del premier
Europa, adozioni gay e referendum: i tre sondaggi che mandano a casa Renzi
Gay, Europa e referendum costituzionale: tre sondaggi rischiano di mandare in frantumi il governo di Matteo Renzi e il sogno del premier di vincere le prossime elezioni. Addio Europa - Sul Giornale Renato Mannheimer assicura che 7 italiani su 10 sono contrari all'Europa, o almeno questa Europa. "L'Unione europea può essere definita per gli italiani un grande amore del passato, oggi quasi completamente esaurito". Nel 1994 il consenso e la fiducia nelle istituzioni comunitarie era al 70%, sceso al 64% nel 2005, al 60% nel 2008, al 57% nel 2010 e al 51% nel 2011. Poi il crollo: 39-40% nel 2012-13 e 27% registrato oggi, a causa delle politiche di rigore e della (mancata) gestione dell'emergenza immigrazione. I più critici sono operai, casalinghe e pensionati, con picchi tra i simpatizzanti di Lega e M5S ma anche nel Pd. Anche da questo punto di vista si comprendono i toni duri usati da Renzi, una brusca virata rispetto al primo anno da premier per risollevare un gradimento in picchiata al 30% (e il governo è al 28%). Adozioni gay - Un sondaggio realizzato sempre da Mannheimer per il Tempo fa luce sulla questione gay. Il 52% è favorevole alle unioni civili estese alle coppie omosessuali, il 45% si dice contrario. Cambia tutto, invece, se si parla di stepchild adoption e adozioni per le coppie gay, su cui il no raggiunge il 70 per cento. Il referendum - Terzo e ultimo sondaggio: il referendum costituzionale. Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera ricorda come meno di uno su due (46%) dichiara l'intenzione di recarsi alle urne. Tra coloro che dichiarano di voler votare, il 21% approverebbe la riforma, il 16% la boccerebbe e il 9% è ancora indeciso. In senso assoluto, il sì prevarrebbe sul no con il 57% contro il 43%, ma a gennaio il divario era di ben 32 punti. Segno che il sostegno al governo anche su questo punto è in calo. Renzi ha immaginato il referendum di ottobre come un plebiscito a favore di se stesso, tanto da promettere di lasciare la politica in caso di sconfitta. Nei prossimi mesi potrebbe pentirsene amaramente.