La marcia indietro
Napolitano: nessuna ingerenza in campagna elettorale
Giorgio Napolitano non ci sta. E così, il giorno dopo la reazione del Pdl che lo ha accusato di ingerenze in campagna elettorale dal Pdl durante il suo incontro con Barack Obama, il Presidente della Repubblica si è difeso spiegando che è "palesemente infondato e del tutto gratuito parlare di ingerenzà nella campagna elettorale. E ha aggiunto: "L'incontro con il presidente Obama si è aperto con brevi dichiarazioni dinanzi a stampa e tv: il presidente degli USA ha ribadito il suo ben noto apprezzamento per i progressi compiuti dall’Italia, e al presidente Napolitano è sembrato giusto sottolineare che essi erano stati possibili grazie al sostegno parlamentare di diverse e opposte forze politiche", prosegue il Quirinale nella sua bnota. La conferenza stampa "Più tardi, in conferenza stampa con i giornalisti italiani, il Capo dello Stato ha rilevato come da qualche parte si sia passati dal sostegno ai provvedimenti del governo a giudizi liquidatori. Rispetto alle forze in campo nella competizione elettorale in Italia, il presidente Obama si è astenuto da qualsiasi apprezzamento nei confronti di chiunque. Non solo in pubblico, ma anche nel colloquio a porte chiuse, si sono tenuti comportamenti assolutamente impeccabili".