No a Bologna

Forza Italia, tutti quelli che sono contrari all'accordo con la Lega

Matteo Legnani

Ci sono gli "euroazzurri", i "nazarenici" e i "territorialisti". Li classifica così, il quotidiano "Il Giornale" quelli che in Forza Italia seguitano a opporsi a una intesa con la Lega anche dopo che Silvio Berlusconi ha dato il suo ok ad andare con Salvini in piazza a Bologna. Euroazzurri - Lara Comi, eurodeputata, da sempre in rotta di collisione con il Carroccio, non usa mezzi termini: "Berlusconi non può fare il gregario di Salvini, uno del quale pensano molto male in Europa. Anche il vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani non fa i salti di gioia. Stesso motivo: così si rischia di apparire lepenisti e al traino di una forza populista. Nazarenici -  Sono quelli che non si entusiasmano dei futuri rapporti con il Ppe ma che ne fanno una questione di opportunità tutta nazionale. Di questa schiera fanno parte il capogruppo al Senato Paolo Romani, l' ex ministro Altero Matteoli e in parte anche il capogruppo alla Camera Renato Brunetta il quale però, inizialmente scettico sebbene per nulla nostalgico del patto del Nazareno, ha poi sposato la linea della trasferta a Bologna. Territorialisti -forzisti che soffrono la sovraesposizione di Salvini dove quest' ultimo è già fortissimo. I lombardi, per esempio, con Mariastella Gelmini e Andrea Mandelli in testa.