Intervista al leader leghista

Matteo Salvini: "Io pronto a non fare il premier"

Matteo Legnani

«Non sono già a Bologna, porto mio figlio a vedere il Milan». Libero intercetta Matteo Salvini nel tardo pomeriggio di ieri. Oggi, più o meno per pranzo, il leader leghista parlerà all' ombra delle due torri. Con lui, anche Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. E i centri sociali, in agitazione da giorni, promettono sfracelli. Salvini, arriverà a Bologna all' ultimo momento perché teme per la sua incolumità? «No. Avessi paura non farei questo mestiere. Certo, mi spiace vedere gli insulti, i graffiti, i manifesti con la mia foto a testa in giù. Ma sono i centri sociali, figli di papà a cui i genitori non hanno insegnato l' educazione». Guardi che anche l' Anpi di Bologna le dà del provocatore. «Roba da matti. Parlano come se Bologna non fosse una città libera e democratica. Questa sinistra è da spazzare via». Il sindaco Virginio Merola s' è appellato alla città, spiegando che lei ha il diritto di manifestare. «Ah grazie!» ride. «Che sincero democratico. Queste sono le tare mentali di certa sinistra, che crede di potermi dire dove posso oppure no manifestare. Ma le sembra normale?». È sicuro, Salvini, che manifestare in una roccaforte della sinistra non sia una provocazione? «Ma figuriamoci! In questa città c' è anche stato un sindaco di centrodestra. Abbiamo manifestato ovunque, da Firenze a Roma a Venezia, e non mi verrebbe mai in mente di criticare la sinistra per il luogo dove tiene i comizi. In democrazia ognuno dovrebbe parlare dove e come crede. A Bologna e nel resto del Paese. Non scherziamo». Anche oggi (ieri per chi legge, ndr) i centri sociali l' hanno contestata nel Milanese, dove la Lega ha distribuito carburante a prezzi scontati. «Ma dai, erano venti figli di papà! Rassicuro tutti. A Bologna sarà una manifestazione tranquilla, spiace davvero che nel 2015 ci sia ancora gente che ha questo atteggiamento violento contro gli avversari politici. Mi spiace che per il nostro comizio ci saranno migliaia di poliziotti che, anziché preoccuparsi di ladri o spacciatori, dovranno tenere a bada i centri sociali. In tutto questo noto lo squallido silenzio di Renzi». Al posto di Renzi ha parlato la sua vice, Debora Serracchiani, dicendo che a Bologna manifesta il centrodestra «che ha tenuto per vent' anni il Paese con la testa sotto l' acqua». «La Serracchiani è quella che è pagata per governare il Friuli e non ci sta mai?». Occhio: le risponderanno che anche lei è pagato per stare in Europa e non ci sta mai. «Infatti ho l' 85% di presenze alle votazioni! Basta guardare i numeri. Vorrei sapere la percentuale di presenze alle votazioni della Serracchiani nella Regione Friuli Venezia Giulia». A Bologna nasce il nuovo centrodestra? «No guardi, se sento parlare di "nuovo centrodestra" mi viene l' allergia». E allora cosa nasce? «Nasce un progetto che guarda al futuro». Un futuro con Salvini leader? «Quello della leadership è l' ultimo dei problemi. Diciamo che riuscire a ricompattare tutta l' opposizione a questa sinistra è già un bel successo. Per Renzi rischia di finire male...». Oltre al governo, bisogna pensare alle amministrative. Che combinate su Roma e Milano? Soprattutto sotto la Madonnina sembrate in confusione... «Ne parleremo da lunedì (domani, ndr)». Resta in piedi l' idea delle primarie, sia per le città che per Palazzo Chigi? «Mah. Non vorrei ridurmi come sta facendo la sinistra, ma l' idea di coinvolgere i cittadini mi piace sempre». Le piace anche l' idea di cambiare la legge sulla legittima difesa, nonostante le critiche? «Certo che sì! Ha visto cos' è successo a Ferrara? Due donne sono state aggredite da un paio di malviventi che erano entrati nella loro proprietà e sono gravissime in ospedale. Le forze dell' ordine hanno fermato due giovani romeni. Ecco le risorse che piacciono a Renzi e alla Boldrini». Parlavamo di legittima difesa. «Finalmente, dopo 9 mesi, settimana prossima verrà discussa la proposta di legge della Lega per cambiare la norma. Significa che la manifestazione di Bologna ha già prodotto dei risultati ancor prima di cominciare». Salvini, è molto positivo. «C' è un' atmosfera positiva». Quanta gente s' aspetta in piazza? «Me ne aspetto sempre di più! È da tempo che non avvertivo un clima così bello. C' è entusiasmo». Pensavamo che l' atmosfera fosse stata rovinata dalla polemica di Bossi e del suo avvocato, a proposito dei soldi della Lega. «Ma no, sono i colpi di coda di chi non ama la Lega. E quindi non mi interessa». Bossi non ama la Lega? «Non parlo di Bossi, ovviamente, ma di chi fa gli affari propri sulla sua pelle». Eppure anche Maroni è arrabbiatissimo col Senatur. È già tutto chiarito? «Certo, c' è già stato un chiarimento. Chi spera di danneggiare la Lega usando queste cose verrà deluso». Con Berlusconi vi siete chiariti su cosa dire a Bologna? «Lo vedrò allo stadio, dopo la partita del Milan. Ma non c' è nulla da chiarire...». di Matteo Legnani