Roma
Processo per la P3, Verdini: "Un coacervo di millanterie"
"Un coacervo di millanterie". Questa è la definizione che Denis Verdini dà della P3 per smentire un suo possibile coinvolgimento nell'associazione segreta. Verdini, ex coordinatore del Pdl e da mesi impegnato nella così detta "compravendita dei parlamentari" per le riforme, è coinvolto, insieme ad altre personalità come quella dell'imprenditore Flavio Carboni e dell'ex parlamentare Marcello Dell'Utri, nel processo dove si indaga l'attività della P3 e il suo ruolo all'interno delle decisioni prese dallo Stato. I complici - Come scrive l'Huffington Post, alle domande del pm Mario Palazzi, Verdini ha risposto deciso, soprattutto a quelle che gli sono state rivolte sui suoi possibili soci. Di Dell'Utri ha detto: "Era il fondatore di Forza Italia, una icona e punto di riferimento per me, una figura carismatica, provavo per lui amicizia e stima". Mentre di Carboni ha ricordato: "Un personaggio vulcanico, pieno di fantasia e di voglia di fare, un pò troppo insistente a volte". Quel famoso pranzo - Verdini è apparso tranquillo anche quando gli sono state poste diverse domande su un pranzo, da lui organizzato il 23 settembre 2009, in cui pare che siano stati definiti gli obiettivi dell'associazione segreta. "Un pranzo da niente, da non ricordare: in cui ciascuno parlava dell'argomento che gli stava a cuore, dai convegni con i magistrati al Lodo Alfano, alla riforma della giustizia. Un coacervo di millanterie. Lombardi? Quando lui parla non si capisce un tubo, ci vuole un traduttore. Martino? Era una mummia, non solo come espressione ma anche per le parole. Dissi a Dell'Utri, ma chi mi hai portato?". E su un altro punto chiave, quello della nomina di Ignazio Farris all'Arpa Sardegna, in cui Verdini sarebbe coinvolto, il politico ha spiegato: "Su quel nome c'era già un accordo tra l'allora governatore Cappellacci e Carboni. Farris avrebbe garantito un continuità sull'affare dell'eolico, la cui normativa era stata introdotta dalla presidenza Soru. Io non sono mai intervenuto nella nomina di Farris che neppure conoscevo".