Valanga continua

Vincenzo D'Anna: "Altri 10 senatori lasceranno Forza Italia per entrare in Ala"

Andrea Tempestini

Radio Transatlantico, da qualche giorno, sostiene che il gruppo dei verdiniani al Senato potrebbe ben presto farsi più numeroso. Una circostanza che il portavoce di Ala, Vincenzo D'Anna - recentemente finito nell'affaire-gestacci insieme al collega Barani - conferma ad Affaritaliani.it: "Certo che mi risulta". Da 14, i senatori verdiniani potrebbero "lievitare" fino a 20-25 unità. "Se la nostra proposta politica continua a piacere - spiega D'Anna -, perché si capisce che abbiamo un nostro spazio e una nostra prospettiva di dare un ruolo e una funzione ai tanti liberali e moderati che sono orfani di Forza Italia, seguendo un giovane leader quale si dimostra essere Matteo Renzi, tenuto conto che le altre due opzioni in campo, Grillo e Salvini, sono per noi improponibili, credo che non sarà difficile poter raggiungere il numero di 25 senatori", appunto.  Partito della Nazione - D'Anna poi spiega che con buona probabilità i senatori di cui parla arriveranno da Forza Italia, "o saranno persone che prima erano in Forza Italia-Pdl e che poi si sono collocate diversamente, quello è il nostro bacino". Se fossero altri 10 azzurri ad andare con Verdini, il gruppo di Forza Italia al Senato calerebbe da 43 a 33 unità. Ma è quando si parla del futuribile Partito della Nazione che D'Anna si sbottona e, forse, rivela i dettagli più interessanti. "Se noi ne faremo parte? Noi puntiamo a radunare i moderati e i liberali, quindi abbiamo intenzione di costruire anche sui territori questa nuova aggregazione che vada oltre Ala, che non diventerà mai un partito ma vuole essere un momento di aggregazione sul quale far confluire molti altri. Cicchitto ad esempio propone di sciogliere l'Ncd per avviare verso questo nuovo rassemblement dei moderati. Che ci possa poi essere in futuro un Partito della Nazione, credo che si tratti di un processo molto lento e non credo che Renzi voglia lasciare il Pd. Insomma - aggiunge -, il processo di trasformazione del Pd in un partito moderato e di centro non credo sia possibile". "Ma in futuro..." - Eppure, subito dopo D'Anna aggiunge: "È possibile invece la formazione di un grande partito di centro-sinistra con il trattino in mezzo che potrebbe chiamarsi Partito della Nazione, dove sensibilità diverse, quelle più moderate e quelle più progressiste, possono fondersi intorno a questo giovane leader". E ancora, se non fosse chiaro: "Parlo di un nuovo soggetto politico che superi sia il Pd sia tutti quei partitini di centro che scelgono Renzi come leader in alternativa a Salvini e Grillo. Queste sono le opzioni sul campo, tramontata definitivamente la stagione di Berlusconi sia per età, per impedimenti giudiziari e per altre cause tra le quali la fine di un ciclo politico", conclude.