La mossa di Alfano

Roma, il Campidoglio sarà commissariato di fatto: sarà il prefetto Franco Gabrielli a guidare la Capitale

Giovanni Ruggiero

Se non è un commissariamento della Capitale, poco ci manca. Il piano in otto punti che il ministro dell'Interno Angelino Alfano porterà al consiglio dei ministri di oggi pomeriggio contiene una vera e propria esautorazione del sindaco di Roma, gli vengono tolti poteri e decisioni in alcuni settori nevralgici dell'amministrazione comunale finora adombrati dagli affari di Mafia capitale e sull'organizzazione del prossimo Giubileo del 8 dicembre. Le bozze da ieri pomeriggio sono già sul tavolo di Matteo Renzi, ci sono ambiti e nomi praticamente definiti che dovranno "bonificare" l'amministrazione di Roma e alcune che la circondano. I commissari - Nella mani del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ci sarà la gestione dell'Anno Santo, affidata con una nomina diretta del Presidente del Consiglio così come successo per Expo con Sala. Accanto al prefetto ci saranno due tutor, scrive il Messaggero: il presidente dell'Anac Raffaele Cantore e Silvia Scozzese, l'ex assesore al bilancio che avrà la gestione del debito consolidato (prendendo il posto dell'attuale commissario Varazzano). Alfano vorrebbe affidare all'ex capo della Protezione civile anche tutto il cronoprogramma degli interventi di bonifica sugli atti amministrativi contro Mafia Capitale. Le richieste - Il documento di Alfano con gli otto punti di intervento per ripulire Roma dai tentacoli di Mafia Capitale potrebbe subire alcune modifiche, ma in linea di massima l'intervento dello Stato sui poteri comunali sarà massiccio. Alfano chiederà il commissariamento del Municipio di Ostia, il più grande dopo Reggio Calabria a subire questo destino e sarà gestito per almeno 18 mesi dal prefetto Domenico Vulpiani, affiancato da altri due commissari. Potrebbe essere sciolto il VI Municipio, detto "delle Torri". Saranno rimossi almeno 18 tra dirigenti e funzionari comunali. Le competenze - Il commissariamento di fatto di Roma comporterà un azzeramento dei dipartimenti che si occupano di verde pubblico, patrimonio, politiche sociali e casa. Marino sarà costretto a concordare con Gabrielli anche i nuovi regolamenti sull'affidamento dei lavori di servizi e forniture. Salteranno tutte quelle commesse finora affidate senza gara d'appalto perché in economia. Verrà monitorata la centrale unica degli acquisti, verificati tutti i contratti, compresi quelli con l'Ama (raccolta rifiuti), così come salteranno le determine dei dirigenti finora sotto contestazione e verrà introdotto un nuovo protocollo di controlli interni.