Tuoni e fulmini
Servizio Pubblico, l'ultima di Santoro con rissa. Salvini contro Damilano: "Dici cazzate, sei squallido, vergognati"
"Il giornalista si vergogni, dice cazzate, chieda scusa". L'ultima puntata in studio di Servizio Pubblico (tornerà tra 5 settimane, per l'addio ufficiale), forse l'ultima in tv da conduttore di Michele Santoro, si conclude con il botto. Matteo Salvini, leader leghista in collegamento video, è protagonista di un confronto molto animato con Marco Damilano, firma dell'Espresso. Si parla di immigrazione e tolleranza, con un focus sul Veneto a trazione leghista e l'episodio del benzinaio pistolero Stacchio. La tesi è che la regione governata dal Carroccio sia un po' lo specchio di una Italia sempre meno disponibile ad accogliere gli stranieri. Damilano va giù duro, sostenendo che Salvini grazie alle tragedie nel Mediterraneo sta reggendo la propria campagna elettorale. E qui il Matteo padano si arrabbia, di brutto: "Si vergogni, sostenere che io faccia campagna elettorale su 700 morti in mare è squallido, oltre che una cazzata". #Salvini a #Damilano: Io faccio la campagna elettorale sui 700 morti del Mediterraneo? E’ squallido ed è una cazzata #serviziopubblico— Servizio Pubblico (@Serv_Pubblico) 14 Maggio 2015 "Posso dire una cosa sugli immigrati?" - "Quando vado in Veneto - ha spiegato un Salvini visibilmente alterato - io parlo di Imu, di Fornero, di pensioni, di studi di settore. Mi vanto del fatto che per tre giorni alla settimana i veneti possano andare a fare visite sanitarie alla sera, fino alle 22. Non mi preoccupo di qualche profugo, perché se sono profughi possono restare ma non si può stare in attesa per un anno della decisione. Entro un mese si deve dire se un migrante ha diritto di restare qua o meno. Altrimenti noi garantiamo vitto e alloggio a gente che non ha diritto di restare qua, mentre ci sono milioni di italiani sotto il livello di povertà. Posso dire queste cose o no?". Quanto vi mancherà Michele Santoro? / Sondaggio