Scelte
Flavio Tosi mollato dal suo fedelissimo: Leonardo Muraro resta nella Lega Nord
Una coltellata per il candidato governatore Flavio Tosi: un suo "fedelissimo" lo abbandona. Chi lascia al suo destino l'ex leghista è Leonardo Muraro, calsse 1955, presidente leghista della provincia di Treviso, che all'indomani dello strappo di Flavio con Matteo Salvini fu dato dalla parte dello "scissionista". Passano poche settimane, ed ecco l'annuncio: l'altro ieri, mercoledì 22 aprile, tutti i quotidiani veneti hanno riportato una laconica dichiarazione di Muraro, in cui annunciava di voler tornare sui suoi passi. Non seguirà Tosi, insomma. "Una scelta soffertissima - ha dichiarato Muraro al Gazzettino -, ma non me la sono sentita di lasciare i dipendenti della Provincia che, in caso di mie dimissioni, sarebbero rimasti subito senza lavoro". Poi aggiunge di "non voler tradire il patto con gli elettori", e per questo "ho rinunciato a una crescita politica per rimanere nella Lega". La forte intesa tra Tosi e Muraro si cementò nel 2011, quando il sindaco di Verona era nel mirino del cerchio magico di Umberto Bossi, e Gian Paolo Gobbo, segretario veneto e sindaco di Treviso, voleva cacciarlo dal Carroccio. Muraro, all'epoca vicino all'allora ministro Roberto Maroni (tra i pochi a difendere Tosi in via Bellerio), s'era esentato dal "colpire" Tosi per poi, nel giugno 2012, diventare suo vice quando Flavio aveva assunto la segreteria veneta, vincendo il congresso contro Massimo Bitonci, oggi sindaco di Padova.